Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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I Domenica di Quaresima

22 Febbraio 2026

ALL’INGRESSO  
Pietoso e pronto al perdono è il Signore
che non ci tratta secondo i nostri peccati,
ma, come un padre perdona i suoi figli,
così è pietoso con noi il nostro Dio.
Nel suo amore, che a tutti è vicino, cerchiamo rifugio
per celebrare con gioia la Pasqua del nostro Salvatore.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Assisti, o Dio di misericordia, la tua Chiesa, che entra in questo tempo di penitenza con animo docile e pronto, perché, liberandosi dell’antico contagio del male, possa giungere in novità di vita alla gioia della Pasqua.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen  

Oppure

Santifica, o Dio onnipotente, questo primo giorno del tempo quaresimale e sostieni la tua Chiesa con la grazia del Salvatore, di cui vogliamo seguire l’esempio, per impegnarci con amore più grande nel tuo santo servizio.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LETTURA Is 58, 4b-12b
Lettura del profeta Isaia

Così dice il Signore: «Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l’uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni».

SALMO Sal 102 (103)

Misericordioso e pietoso è il Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R

Quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono. R

Egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza
e ricordano i suoi precetti per osservarli. R

EPISTOLA 2Cor 5, 18 – 6, 2
Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, tutto questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

VANGELO Mt 4, 1-11
Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

DOPO IL VANGELO  
Ecco: ora è il tempo propizio;
ecco: ora è il giorno della salvezza.
Prepariamoci con molta pazienza,
con molte rinunce, con armi di giustizia, per grazia di Dio.
Nessuno si faccia trovare, nel giorno della redenzione,
ancora schiavo del vecchio mondo di peccato.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Perdona, o Dio, le colpe dei tuoi servi e purifica il nostro cuore perché possiamo cominciare con volenterosa letizia i giorni della penitenza quaresimale e meritiamo di ottenere gli aiuti che ti chiediamo con fede.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Ti offriamo solennemente, o Dio eterno, il sacrificio che inizia la quaresima; fa’ che l’esercizio della penitenza e della carità ci allontani dai nostri egoismi e, purificandoci dalle colpe, ci faccia degni di celebrare la Pasqua del Figlio tuo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. In Cristo Signore nostro si nutre la fede di chi digiuna, si rianima la speranza, si riaccende l’amore. In lui riconosciamo la tua Parola che ha creato ogni cosa; in lui ritroviamo il pane vivo e vero che, quaggiù, ci sostenta nel faticoso cammino del bene e, lassù, ci sazierà della sua sostanza nell’eternità beata del cielo. Il tuo servo Mosè, sorretto da questo pane, digiunò quaranta giorni e quaranta notti, quando ricevette la legge. Per meglio assaporarne la soavità, si astenne dal cibo; rinvigorito dalla visione della tua gloria, non avvertì la fame del corpo né pensò a nutrimenti terreni: gli bastavano la parola di Dio e la luce dello Spirito che in lui discendeva. Lo stesso pane, che è Cristo, tua vivente parola, tu ora ci doni alla tua mensa, o Padre, e ci induci a bramarlo senza fine. Per lui, uniti ai cori degli angeli e dei santi, tutti insieme innalziamo a te l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Come è dolce il tuo spirito, o Signore!
Con i tuoi prodigi hai reso grande il tuo popolo,
in ogni tempo e in ogni luogo lo hai sostenuto.
Tu sei il nostro Signore, soave e fedele,
ci attendi con pazienza, disponi con bontà tutte le cose.

ALLA COMUNIONE  
Camminiamo nell’amore perché Cristo ci ha amato;
e godiamo di questo cibo davanti al nostro Dio.
Regni nei nostri cuori la pace di Cristo,
che ci ha chiamato a formare un corpo solo.

DOPO LA COMUNIONE
Nutrìti alla tua mensa, o Dio, ti chiediamo: donaci sempre il desiderio di questo pane che ai nostri cuori incerti dà vigore di eterna sostanza.
Per Cristo nostro Signore. Amen