Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Share

Domenica dopo l’Ottava del Natale del Signore

e Liturgia vigiliare vespertina dell'Epifania del Signore

5 Gennaio 2020

ALL’INGRESSO
Venite e vedete il grande mistero di Dio:
Dio nasce da una vergine per redimere il mondo.
È il Salvatore, promesso dai profeti, l’Agnello predetto da Isaia.

LETTURA Sir 24, 1-12
Lettura del libro del Siracide

La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: «Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. Io ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Ho percorso da sola il giro del cielo, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo, qualcuno nel cui territorio potessi risiedere. Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele”. Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno. Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità».

SALMO Sal 147

Il Verbo si fece carne
e pose la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R

EPISTOLA Rm 8, 3b-9a
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, Dio, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.

VANGELO Lc 4, 14-22
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

DOPO IL VANGELO
Il popolo che era nelle tenebre vide una grande luce;
chi abitava il paese dell’ombra mortale
fu illuminato dallo splendore della vita.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Oggi il Signore è nato per noi;
venite, o genti, lodiamo il Figlio di Dio.
A noi risplende una luce di verità.

ALLA COMUNIONE
Il Cristo nostro Dio, in cui abita ogni pienezza di divinità,
è nato nella nostra debole carne e ha dato inizio all’umanità rinnovata.

——————————————————————————————————————

Liturgia vigiliare vespertina dell’Epifania del Signore

I LETTURA Nm 24,15-25a
Lettura del libro dei Numeri

In quei giorni. Balaam pronunciò il suo poema e disse: / «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, / oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante, / oracolo di chi ode le parole di Dio / e conosce la scienza dell’Altissimo, / di chi vede la visione dell’Onnipotente, / cade e gli è tolto il velo dagli occhi. / Io lo vedo, ma non ora, / io lo contemplo, ma non da vicino: / una stella spunta da Giacobbe / e uno scettro sorge da Israele, / spacca le tempie di Moab / e il cranio di tutti i figli di Set; / Edom diverrà sua conquista / e diverrà sua conquista Seir, suo nemico, / mentre Israele compirà prodezze. / Uno di Giacobbe dominerà / e farà perire gli scampati dalla città».
Poi vide Amalèk, pronunciò il suo poema e disse: / «Amalèk è la prima delle nazioni, / ma il suo avvenire sarà la rovina». / Poi vide i Keniti, pronunciò il suo poema e disse: / «Sicura è la tua dimora, o Caino, / e il tuo nido è aggrappato alla roccia. / Ma sarà dato all’incendio, / finché Assur non ti deporterà in prigionia».
Pronunciò ancora il suo poema e disse: / «Ahimè! Chi vivrà, / dopo che Dio avrà compiuto queste cose? / Verranno navi dalla parte dei Chittìm / e piegheranno Assur e piegheranno Eber, / ma anch’egli andrà in perdizione». / Poi Balaam si alzò e tornò nella sua terra.        

II LETTURA Is 49,8-13
Lettura del profeta Isaia

In quei giorni. Così dice il Signore: «Al tempo della benevolenza ti ho risposto, / nel giorno della salvezza ti ho aiutato. / Ti ho formato e ti ho stabilito / come alleanza del popolo, / per far risorgere la terra, / per farti rioccupare l’eredità devastata, / per dire ai prigionieri: “Uscite”, / e a quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade, / e su ogni altura troveranno pascoli. / Non avranno né fame né sete / e non li colpirà né l’arsura né il sole, / perché colui che ha misericordia di loro li guiderà, / li condurrà alle sorgenti d’acqua. / Io trasformerò i miei monti in strade / e le mie vie saranno elevate. / Ecco, questi vengono da lontano, / ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente / e altri dalla regione di Sinìm». / Giubilate, o cieli, / rallégrati, o terra, / gridate di gioia, o monti, / perché il Signore consola il suo popolo / e ha misericordia dei suoi poveri.          

III LETTURA Re 2,1-12b
Lettura del secondo libro dei Re

In quei giorni. Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Scesero a Betel. I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Ed egli rispose: «Lo so anch’io; tacete!». Elia gli disse: «Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò»; e andarono a Gerico. I figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Rispose: «Lo so anch’io; tacete!». Elia gli disse: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più.         

IV LETTURA Re 6,1-7
Lettura del secondo libro dei Re

In quei giorni. I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, l’ambiente in cui abitiamo presso di te è troppo stretto per noi. Andiamo fino al Giordano, prendiamo lì una trave ciascuno e costruiamoci lì un locale dove abitare». Egli rispose: «Andate!». Uno disse: «Dégnati di venire anche tu con i tuoi servi». Egli rispose: «Verrò». E andò con loro.
Giunti al Giordano, cominciarono a tagliare gli alberi. Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell’acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!». L’uomo di Dio domandò: «Dov’è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo allora tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. Disse: «Tiràtelo su!». Quello stese la mano e lo prese.      

EPISTOLA Tt 3,3-7
Lettera di san Paolo apostolo a Tito

Carissimo, noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, corrotti, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, / e il suo amore per gli uomini, / egli ci ha salvati, / non per opere giuste da noi compiute, / ma per la sua misericordia, / con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, / che Dio ha effuso su di noi in abbondanza / per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, / affinché, giustificati per la sua grazia, / diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.       

VANGELO Gv 1, 29a. 30-34
✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Giovanni, vedendo il Signore Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».       

DOPO IL VANGELO 
Nato Gesù a Betlemme di Giudea,
alcuni Magi vennero da Oriente a Gerusalemme e domandavano:
«Dov’è il re dei Giudei che è nato?
Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo».

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Da te sgorga la sorgente della vita;
nella tua luce, Signore, vediamo la luce.

ALLA COMUNIONE 
Ecco: viene il Signore e dà inizio al mondo nuovo,
come un tempo aperse una via nel deserto e dissetò il suo popolo.
Dove non c’erano acque scaturirono dalla pietra fiumi di vita.