Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Ger 9, 22-23; Sal 84(85); Eb 3,1-6; Mt 18, 21-35//Gv 20,1-8

3 Dicembre 2016

 

Sabato della III settimana di Avvento

 

Messa nel giorno:

 

 

Lettura

Lettura del profeta Geremia 9, 22-23

 

Così dice il Signore: «Non si vanti il sapiente della sua sapienza, / non si vanti il forte della sua forza, / non si vanti il ricco della sua ricchezza. / Ma chi vuol vantarsi, / si vanti di avere senno e di conoscere me, / perché io sono il Signore che pratico la bontà, / il diritto e la giustizia sulla terra, / e di queste cose mi compiaccio. / Oracolo del Signore».

 

Sal 84 (85)

 

   R.:  Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza

 

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

egli annuncia la pace

per il suo popolo, per i suoi fedeli,

per chi ritorna a lui con fiducia.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,

perché la sua gloria abiti la nostra terra. ®

 

Amore e verità s’incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

Verità germoglierà dalla terra

e giustizia si affaccerà dal cielo. ®

 

Certo, il Signore donerà il suo bene

e la nostra terra darà il suo frutto;

giustizia camminerà davanti a lui:

i suoi passi tracceranno il cammino. ®

 

 

Epistola

Lettera agli Ebrei 3, 1-6

 

Fratelli santi, voi che siete partecipi di una vocazione celeste, prestate attenzione a Gesù, l’apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, il quale è degno di fede per colui che l’ha costituito tale, come lo fu anche Mosè in tutta la sua casa. Ma, in confronto a Mosè, egli è stato giudicato degno di una gloria tanto maggiore quanto l’onore del costruttore della casa supera quello della casa stessa. Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio. In verità Mosè fu degno di fede in tutta la sua casa come servitore, per dare testimonianza di ciò che doveva essere annunciato più tardi. Cristo, invece, lo fu come figlio, posto sopra la sua casa. E la sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo.         

 

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Matteo 18, 21-35

 

In quel tempo. Pietro si avvicinò al Signore Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.

Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.

Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

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Messa vigiliare della IV DOMENICA DI AVVENTO L’Ingresso del Messia

 

 

Vangelo della Risurrezione

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Matteo 28, 8-10

 

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, il Signore Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

             Cristo Signore è risorto!

             ® Rendiamo grazia a Dio!

 

Seguono le letture della messa nel giorno della Domenica:

Is 40,1-11; Sal 71; Eb 10,5-9a; Mt 21, 1-9