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At 19,1b-7; Sal 106; Eb 9,11-15; Gv 1,29-34

4 Maggio 2014

DOMENICA III DI PASQUA

 

LETTURA

Lettura degli Atti degli Apostoli 19, 1b-7

 

In quei giorni. Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso. Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù». Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.

 

SALMO

Sal 106 (107)

 

     ® Noi siamo suo popolo e gregge del suo pascolo.

oppure

    ® Alleluia, alleluia, alleluia.

 

Rendete grazie al Signore perché è buono,

perché il suo amore è per sempre.

Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,

che ha riscattato dalla mano dell’oppressore

e ha radunato da terre diverse. ®

 

Ringrazino il Signore per il suo amore,

per le sue meraviglie a favore degli uomini,

perché ha saziato un animo assetato,

un animo affamato ha ricolmato di bene. ®

 

Vedano i giusti e ne gioiscano,

e ogni malvagio chiuda la bocca.

Chi è saggio osservi queste cose

e comprenderà l’amore del Signore. ®

 

 

EPISTOLA

Lettera agli Ebrei 9, 11-15

 

Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente? Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 1, 29-34

 

In quel tempo. Giovanni, vedendo il Signore Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».