Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Lunedì della IV settimana di Avvento

Memoria facoltativa di san Pietro Canisio, sacerdote e dottore della Chiesa

15 Dicembre 2025

ALL’INGRESSO
Ecco: verrà l’atteso da tutti i popoli!
La gloria riempirà la casa del Signore.
Ecco: il Signore verrà con potenza
e splenderà davanti agli occhi di chi lo ama.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Accresci, o Dio, l’amore tra noi, donaci di vivere irreprensibili nella santità e rassicura i nostri cuori ansiosi con la venuta di Cristo tuo Figlio.
Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

EZECHIELE 36, 16. 22a. 29-38
Lettura del profeta Ezechiele

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Annuncia alla casa d’Israele: Così dice il Signore Dio: Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le nazioni. Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e i vostri abomini. Non per riguardo a voi io agisco – oracolo del Signore Dio –, sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o casa d’Israele. Così dice il Signore Dio: Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà di nuovo coltivata e si dirà: “La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell’Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate”. Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e coltivato di nuovo la terra che era un deserto. Io, il Signore, l’ho detto e lo farò. Così dice il Signore Dio: Lascerò ancora che la casa d’Israele mi supplichi e le concederò questo: moltiplicherò gli uomini come greggi, come greggi consacrate, come un gregge di Gerusalemme nelle sue solennità. Allora le città rovinate saranno ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore».

SALMO Sal 105 (106)

Benedetto il Signore, Dio d’Israele.

Egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.
Si ricordò della sua alleanza con loro
e si mosse a compassione, per il suo grande amore. R

Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. R

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre. R

PROFETI Os 6, 1-6
Lettura del profeta Osea

In quei giorni. Osea disse: «Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra». Così dice il Signore Dio: «Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti».

VANGELO Mt 21, 33-46
Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai capi dei sacerdoti ed agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti. Chi cadrà sopra questa pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà, verrà stritolato». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

DOPO IL VANGELO  
I miei giorni sono come ombra che declina,
come l’erba tagliata inaridisco.
Ma tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo per ogni generazione.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, creatore e Signore di tutto, ascolta la tua famiglia riunita nella preghiera e appaga propizio il suo desiderio di incontrare e di adorare Gesù, tuo Figlio, che sta per venire.
Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

SUI DONI
O Dio, che ricolmi di grazia la celebrazione dei tuoi misteri, rendi degno il nostro servizio in questo santo rito e apri il nostro cuore a ricevere con frutto i tuoi doni di salvezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, che senza mancare alla tua onnipotenza con sorprendente amore ti sei fatto Padre per noi. Servi noi eravamo per natura, ma nel tuo Unigenito benignamente tu ci hai reso figli. L’origine terrena ci votava alla morte, la rinascita che è data dal cielo ci ha destinato a una vita senza fine. Per questo dono della tua misericordia, uniti ai cori degli angeli e dei santi, cantiamo insieme l’inno della tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Veramente Cristo verrà,
recandoci pietà e misericordia;
verrà la nostra salvezza,
spezzando il giogo che ci opprimeva.

ALLA COMUNIONE  
Teniamoci pronti, come i servi che attendono il padrone
che torna dalle nozze, e gridiamo:
«Vieni, Signore, e non tardare;
abbi pietà di noi, ora che il tempo volge alla sua fine».

DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che alla tua mensa ci hai nutrito con il cibo che non perisce, insegnaci a usare i beni della terra con libertà evangelica e donaci un cuore attento ai beni eterni del cielo.
Per Cristo nostro Signore. Amen