ALL’INGRESSO
Madre di Dio,
ricevendo il gioioso saluto dell’Arcangelo
portasti nel grembo il Dio vivo e santo,
che gli angeli non osano contemplare,
e i cherubini e i serafini esaltano a gran voce;
prega per noi il Figlio che hai generato
perché ci doni la sua grande misericordia.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che hai eletto come nostra madre e regina la Vergine Maria, dalla quale nacque il Re dell’universo, donaci per sua intercessione la gloria promessa ai credenti nel regno dei cieli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA 1Re 12, 26-32
Lettura del primo libro dei Re
In quei giorni. Geroboamo pensò: «In questa situazione il regno potrà tornare alla casa di Davide. Se questo popolo continuerà a salire a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio del Signore, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboamo, re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboamo, re di Giuda». Consigliatosi, il re preparò due vitelli d’oro e disse al popolo: «Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d’Egitto». Ne collocò uno a Betel e l’altro lo mise a Dan. Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli. Egli edificò templi sulle alture e costituì sacerdoti, presi da tutto il popolo, i quali non erano discendenti di Levi. Geroboamo istituì una festa nell’ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì all’altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretto, e a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture.
SALMO Sal 105 (106)
Perdona, Signore, l’infedeltà del tuo popolo.
Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie. R
Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba. R
Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso. R
VANGELO Lc 11, 46-54
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Letture proprie della memoria
LETTURA Sir 24, 3a. 4. 6b. 22
Lettura del libro del Siracide
Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo, primogenita di tutte le creature. Ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Su ogni popolo e nazione ho preso dominio, con la mia forza ho piegato il cuore dei potenti e degli umili. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà, chi mi esalta otterrà la vita eterna.
SALMO Sal 44 (45)
Risplende la regina, Signore, alla tua destra.
Liete parole mi sgorgano dal cuore:
io proclamo al re il mio poema,
la mia lingua è come stilo di scriba veloce.
Il tuo trono, o Dio, dura per sempre. R
Entra la figlia del re:
è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito;
è condotta al re in broccati preziosi. R
Alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
il re si è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio. R
EPISTOLA Rm 8, 3b-11
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, Dio ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
VANGELO Lc 1, 26-33
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
DOPO IL VANGELO
Maria serbava tutte queste cose,
meditandole nel suo cuore.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Tu hai costituito come nostra madre e regina, o Dio forte ed eterno, la Vergine Maria, madre del Re della gloria: dona anche ai tuoi figli, fiduciosi nelle sue preghiere e nei suoi meriti, di arrivare un giorno al tuo regno di gioia.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Accogli, o Padre, i doni che ti offriamo nel gioioso ricordo della Madre del Signore ed esaudisci la nostra preghiera perché ci soccorra il Cristo, uomo Dio, che sulla croce si offrì per noi, come agnello senza macchia, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai voluto incoronare la Madre di Cristo di un diadema regale perché risplendesse nel dispensare ai suoi figli benevolenza e cura amorevole. Noi ci allietiamo oggi per la sua dignità singolare e, gioiosi per il dono ricevuto, uniti a tutti i cittadini del cielo, con voce concorde eleviamo a te, o Padre, l’inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Te beata, Maria,
che hai creduto nell’adempimento
della parola del Signore:
tu sarai con Cristo nel suo regno eterno.
ALLA COMUNIONE
Il Signore affida la Madre al discepolo prediletto:
«Giovanni, ecco tua madre; donna, ecco tuo figlio».
DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che ci hai nutrito alla tua mensa nel ricordo della beata Vergine Maria, nostra madre e regina, donaci di partecipare all’eterno convito che in questo sacramento ci hai fatto pregustare.
Per Cristo nostro Signore. Amen

