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Lunedì della settimana della IX Domenica dopo Pentecoste

Memoria di sant'Ignazio di Loyola, sacerdote

31 Luglio 2023

ALL’INGRESSO  
Nel nome del Signore ogni ginocchio si pieghi
In cielo, in terra e negli inferi;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.

LETTURA 2Sam 5, 1-12
Lettura del secondo libro di Samuele

In quei giorni. Vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”». Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele. Davide aveva trent’anni quando fu fatto re e regnò quarant’anni. A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi e a Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda. Il re e i suoi uomini andarono a Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quella regione. Costoro dissero a Davide: «Tu qui non entrerai: i ciechi e gli zoppi ti respingeranno», per dire: «Davide non potrà entrare qui». Ma Davide espugnò la rocca di Sion, cioè la Città di Davide. Davide disse in quel giorno: «Chiunque vuol colpire i Gebusei, attacchi attraverso il canale gli zoppi e i ciechi, che odiano la vita di Davide». Per questo dicono: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nella casa». Davide si stabilì nella rocca e la chiamò Città di Davide. Egli fece fortificazioni tutt’intorno, dal Millo verso l’interno. Davide andava sempre più crescendo in potenza e il Signore, Dio degli eserciti, era con lui. Chiram, re di Tiro, inviò messaggeri a Davide con legno di cedro, carpentieri e muratori, i quali costruirono una casa a Davide. Davide seppe allora che il Signore lo confermava re d’Israele ed esaltava il suo regno per amore d’Israele, suo popolo.

SALMO Sal 88 (89)

Dio è fedele e protegge il suo servo.

Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo. R

Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza. R

La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Farò estendere sul mare la sua mano
e sui fiumi la sua destra». R

VANGELO Lc 11, 1-4
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Il Signore Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

DOPO IL VANGELO
Chi parla,
lo faccia sempre con parole di Dio;  
chi esercita un ufficio,
lo compia con l’energia ricevuta da Dio,
perché in tutto Dio venga glorificato,
per mezzo di Gesù Cristo.

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
«Che giova all’uomo guadagnare il mondo,
se perde la sua vita?» – dice il Signore –.

ALLA COMUNIONE  
Dice il Signore:  
«Sono venuto a portare il fuoco sulla terra,
e come vorrei che fosse già acceso».