Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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1Pt 4,1-11; Sal 72; Lc 17,11-19

15 Settembre 2016

SETTIMANA DELLA II DOMENICA

DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

GIOVEDÌ – B. Maria Vergine Addolorata

 

 

LETTURA
Lettura della prima lettera di san Pietro apostolo 4, 1-11

 

Carissimi, avendo Cristo sofferto nel corpo, anche voi dunque armatevi degli stessi sentimenti. Chi ha sofferto nel corpo ha rotto con il peccato, per non vivere più il resto della sua vita nelle passioni umane, ma secondo la volontà di Dio. È finito il tempo trascorso nel soddisfare le passioni dei pagani, vivendo nei vizi, nelle cupidigie, nei bagordi, nelle orge, nelle ubriachezze e nel culto illecito degli idoli. Per questo trovano strano che voi non corriate insieme con loro verso questo torrente di perdizione, e vi oltraggiano. Ma renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. Infatti anche ai morti è stata annunciata la buona novella, affinché siano condannati, come tutti gli uomini, nel corpo, ma vivano secondo Dio nello Spirito.
La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera. Soprattutto conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una moltitudine di peccati. Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. Ciascuno, secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio, perché in tutto sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen!

 

SALMO
Sal 72 (73)

 

®   Quanto è buono Dio con i puri di cuore!

 

Io per poco non inciampavo,
quasi vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti,
vedendo il successo dei malvagi. ®

 

Quando era amareggiato il mio cuore
e i miei reni trafitti dal dolore,
io ero insensato e non capivo,
stavo davanti a te come una bestia. ®

 

Ma io sono sempre con te:
tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai secondo i tuoi disegni
e poi mi accoglierai nella gloria. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 17, 11-19

 

In quel tempo. Lungo il cammino verso Gerusalemme, il Signore Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
 

 

oppure: Letture proprie dal Lezionario dei santi

 

Lettura

Lettura del libro delle Lamentazioni 1, 1b. 2a-c. 6a. 11c-12b. 13e-f. 16a-c; 3, 13. 15. 49-50. 55. 31-32. 56a. 58

 

È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni;

piange amaramente nella notte: le sue lacrime sulle sue guance.

Dalla figlia di Sion è scomparso ogni splendore.

«Osserva, Signore, e considera come sono disprezzata!

Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate

se c’è un dolore simile al mio dolore.

Mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre.

Per questo piango,

e dal mio occhio scorrono lacrime,

perché lontano da me è chi consola.

Ha conficcato nei miei reni le frecce della sua faretra.

Mi ha saziato con erbe amare,

mi ha dissetato con assenzio.

Il mio occhio piange senza sosta,

perché non ha pace finché non guardi e non veda il Signore dal cielo.

Ho invocato il tuo nome, o Signore,

dalla fossa profonda,

poiché il Signore non respinge per sempre,

ma, se affligge, avrà anche pietà secondo il suo grande amore.

Tu hai udito il mio grido.

Tu hai difeso, Signore, la mia causa,

hai riscattato la mia vita».

 

 

Salmo

Sal 85 (86)

 

R Nella mia afflizione sostienimi, Signore.

 

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,

perché io sono povero e misero.

Custodiscimi perché sono fedele;

tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida. R

 

Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera

e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido

perché tu mi rispondi. R

 

Tutte le genti che hai creato verranno

e si prostreranno davanti a te, Signore,

per dare gloria al tuo nome.

Grande tu sei e compi meraviglie:

tu solo sei Dio. R

 

Epistola

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 1, 24-29

 

Fratelli,

io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.

 

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 19, 25-27

 

In quell’ora.

Stavano presso la croce del Signore Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.