Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Mercoledì della settimana della IV Domenica dopo Pentecoste

Memoria facoltativa del beato Luigi Monza, sacerdote

28 Settembre 2022

ALL’INGRESSO
«Lasciate che i piccoli vengano a me e non glielo impedite,
perché a chi è come loro appartiene il Regno di Dio» – dice il Signore –.

LETTURA Gc 3, 13-18
Lettura della lettera di san Giacomo apostolo

Carissimi, chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità. Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica; perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

SALMO Sal 36 (37)

I poveri erediteranno la terra.

Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Desisti dall’ira e deponi lo sdegno,
non irritarti: non ne verrebbe che male;
perché i malvagi saranno eliminati,
ma chi spera nel Signore avrà in eredità la terra. R

I poveri invece avranno in eredità la terra
e godranno di una grande pace.
Il Signore conosce i giorni degli uomini integri:
la loro eredità durerà per sempre.
Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa. R

Osserva l’integro, guarda l’uomo retto:
perché avrà una discendenza l’uomo di pace.
La salvezza dei giusti viene dal Signore.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati. R

VANGELO Lc 19, 11-27
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca

In quel tempo. Mentre stavano ad ascoltare queste cose, il Signore Gesù disse ancora una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”. Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”. Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».

DOPO IL VANGELO  
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi.
Dio è amore;
chi sta nell’amore dimora in Dio
e Dio dimora in lui.

ALLA COMUNIONE
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità, non sono nulla.
La carità tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine.