Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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Commemorazione di tutti i fedeli defunti

2 Novembre 2025

SCHEMA 1

ALL’INGRESSO  
Nella tua pace, nel regno della luce,
questi fratelli, Signore, sian con te.
Noi ti lodiamo, Dio nostro giusto e santo,
noi ti preghiamo nel Figlio tuo Gesù.
Padre e Creatore, ascolta la preghiera
che ti rivolge chi a te ritornerà.
Nella tua pace, nel regno della luce,
questi fratelli, Signore, sian con te.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio giusto e buono, che hai fatto sedere alla tua destra nei cieli il tuo Unigenito vincitore della morte, concedi che i tuoi fedeli e nostri fratelli defunti, vincendo anch’essi la legge di morte che domina in questa vita terrena, possano per sempre contemplarti e lodarti come creatore e Padre.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA 2Mac 12, 43-46
Lettura del secondo libro dei Maccabei

In quei giorni. Il nobile Giuda, fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dracme d’argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio per il peccato, compiendo così un’azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione. Perché, se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli pensava alla magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.

SALMO Sal 129 (130)

Lavami, Signore, da tutte le mie colpe.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica. R

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore. R

L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione. R

EPISTOLA 1Cor 15, 51-57
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità. Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: «La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?». Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

VANGELO Gv 5, 21-29
Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai Giudei: «Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna».

DOPO IL VANGELO  
La pace dei santi dona loro, o Signore,
e luce di salvezza li illumini per sempre.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio di misericordia, rivolgi uno sguardo di perdono ai tuoi servi che ci hanno lasciato e dona loro nella tua dimora la gioia serena della luce senza tramonto.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
O Dio misericordioso, per questo sacrificio, in cui il tuo Figlio unigenito fa di sé e della Chiesa un’offerta viva, astergi da ogni traccia di peccato i nostri fratelli defunti perché siano resi degni di conseguire l’eredità del tuo regno eterno.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta celebrarti sempre, Dio onnipotente ed eterno. Per tua libera decisione veniamo alla vita, a tuo volere in essa ci conservi e ci rendi partecipi del tuo dono di grazia, finché non ci chiami a lasciare la luce di questo mondo e a rendere, per la legge del peccato, il nostro corpo alla terra. Sempre a un tuo cenno, noi risorgiamo in Cristo a vita nuova e gloriosa. Se guardiamo, o Padre, al nostro merito, giustamente siamo destinati a perire, ma la tua misericordia infinita ci eleva a un’esistenza eterna e felice. Con questa speranza nel cuore, noi ci associamo ai cori degli angeli e alle schiere dei fratelli già approdati alla terra della promessa e unanimi a te innalziamo l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE  
Udii una voce dal cielo che diceva:
«Beati i morti che muoiono nel Signore».

ALLA COMUNIONE  
«Io sono la risurrezione e la vita – dice il Signore –;
chi crede in me, anche se muore, vivrà;
e chiunque vive e crede in me
non morirà in eterno».

DOPO LA COMUNIONE
Accogli con clemenza, o Padre, le nostre preghiere e concedi ai tuoi servi defunti il perdono dei peccati perché, resi puri da questo sacrificio, siano ammessi alla comunità beata dei santi.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SCHEMA 2

ALL’INGRESSO  
Tutti quelli che sono nelle tombe
sentiranno la voce del Figlio di Dio;
e usciranno, quanti fecero il bene
per una risurrezione di vita,
quanti invece fecero il male
per una risurrezione di condanna.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Dona, o Dio, a questi tuoi figli defunti perenne misericordia, così che, purificàti da ogni corruzione di peccato e di morte, siano accolti per sempre nella tua luce.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Gb 19, 1. 23-27b
Lettura del libro di Giobbe

In quei giorni. Giobbe prese a dire: «Oh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro, fossero impresse con stilo di ferro e con piombo, per sempre s’incidessero sulla roccia! Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

SALMO Sal 26 (27)

Contemplerò la bontà del Signore
nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura R

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario R

Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi. R

EPISTOLA 1T4, 13-14. 16. 18
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E risorgeranno i morti in Cristo. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

VANGELO Gv 6, 44-47
Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai Giudei: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna».

DOPO IL VANGELO
Signore, non giudicarmi
secondo la misura di quello che ho compiuto:
nulla ho fatto di degno davanti a te.
Per questo supplico la tua misericordia
di cancellare, o Dio, la mia iniquità.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Padre di misericordia, ti imploriamo per i nostri fratelli defunti: fa’ che, sciolti da ogni vincolo di peccato e di morte, si allietino di partecipare alla risurrezione del tuo Figlio, Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

SUI DONI
Ti offriamo, o Padre santo, il sacrificio della riconciliazione e della lode, perché nella tua illimitata misericordia tu conceda ai tuoi servi defunti di vivere felici nel regno della luce eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, Dio di infinita potenza. Tu benignamente accogli i tuoi figli che dal pellegrinaggio terreno ritornano a te e vuoi che raggiungano la gloria dei cieli in comunione con Cristo. Se la condizione di morte turba e rattrista il nostro cuore, la promessa di un’esistenza immortale ci colma di grande speranza. Memori della salvezza eterna nel giorno che non tramonta, non temiamo di affrontare la perdita di questa luce terrena. Ai tuoi fedeli, o Padre di misericordia, la vita non è tolta, ma trasformata, e a chi muore in pace con te è dato il possesso di una gioia senza fine. Sereni e riconoscenti per questo tuo disegno d’amore, uniti agli angeli e ai santi, con voce unanime eleviamo l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Dio tergerà ogni lacrima dagli occhi dei suoi figli,
e non ci sarà più morte
né lutto né lamento né affanno;
non ci sarà più dolore
poiché le cose di prima saranno passate.

ALLA COMUNIONE
Dio ci ha risuscitato
e ci ha fatto abitare nei cieli, in Cristo Gesù,
per manifestare la ricchezza straordinaria della sua grazia.

DOPO LA COMUNIONE
Nutrìti da questo pane di vita immortale ti imploriamo, o Dio, per i nostri fratelli che nel Battesimo hai reso partecipi della nuova alleanza: purificàti dalla grazia di questo mistero, fa’ che abbiano felicità eterna nella pace di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

SCHEMA 3

ALL’INGRESSO
Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti,
darà vita anche ai nostri corpi mortali
per mezzo del suo Spirito che abita in noi.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Ascolta, o Dio d’amore, le nostre suppliche, con le quali invochiamo la tua misericordia sui nostri fratelli defunti perché, liberàti per tua bontà da ogni residuo legame di peccato, ottengano l’eredità eterna con i santi nella Chiesa del cielo.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LETTURA Ap 21, 1-5a. 6b-7
Non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno.

Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Nel giorno del Signore, io Giovanni vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate». E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose. Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Principio e la Fine. A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell’acqua della vita. Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».

SALMO Sal 86 (87)

In te, santa città, è la sorgente della vita.

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!
Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato. R

Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».
Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato». R

EPISTOLA Rm 5, 5-11
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

VANGELO Gv 6, 37-40
Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

DOPO IL VANGELO
In verità vi dico: «Chi ascolta la mia parola
e crede al Padre che mi ha mandato
ha la vita eterna
e non va incontro al giudizio,
ma è passato da morte a vita».

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Padre misericordioso, concedi ai nostri fratelli defunti di raggiungere, liberi da ogni vincolo di peccato e di morte, la vita beata e senza fine.
Per Cristo nostro Signore. Amen

SUI DONI
Per l’efficacia di questo sacrificio, o Dio, i nostri fratelli defunti siano purificati da ogni traccia di peccato e di morte, e la tua immensa misericordia li accolga nella luce perpetua e nella pace eterna.
Per Cristo nostro Signore. Amen

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, già nella sua vita terrena strappò alcuni uomini alla morte, prefigurando così la sua risurrezione mirabile con la quale si rivelò il primogenito dei risorti. Per il dono inestimabile della fede, tu ci offri la divina certezza che morire con Gesù è nascere alla gloria, e il nostro cuore in pena da questa speranza riceve quella pace che sola può guarire lo strazio della separazione. Riconoscenti per questo disegno d’amore e rasserenàti dalle tue promesse, ci uniamo agli angeli e ai santi per elevare a te, o Padre, l’inno della tua lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Come Gesù è morto ed è risorto,
così Dio, per mezzo di Gesù,
farà risorgere insieme con lui
anche quelli che sono morti.

ALLA COMUNIONE
Noi che nel Battesimo siamo morti con Cristo,
vivremo un giorno con lui.

DOPO LA COMUNIONE
Ora che abbiamo ricevuto, o Dio di misericordia, il sacramento del tuo Unigenito che, immolato sulla croce e risorto alla gloria, si è fatto cibo alle anime nostre, ti supplichiamo per i nostri fratelli defunti: fa’ che purificàti dai misteri pasquali ricevano in dono la gioia della vita rinnovata.
Per Cristo nostro Signore. Amen