Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
Share

Ger 3,6a;5,25-31; Sal 102; Zc 6,9-15; Mt 15,1-9

Martedì della III settimana di Avvento

4 Dicembre 2018

S. Giovanni Damasceno, sacerdote e dottore della Chiesa

Geremia
Lettura del profeta Geremia 3, 6a; 5, 25-31

In quei giorni. Il Signore mi disse: «Le vostre iniquità hanno sconvolto quest’ordine / e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere; / poiché tra il mio popolo si trovano malvagi, / che spiano come cacciatori in agguato, / pongono trappole per prendere uomini. / Come una gabbia piena di uccelli, / così le loro case sono piene di inganni; / perciò diventano grandi e ricchi. / Sono grassi e pingui, / oltrepassano i limiti del male; / non difendono la causa, / non si curano della causa dell’orfano, / non difendono i diritti dei poveri. / Non dovrei forse punirli? / Oracolo del Signore. / Di una nazione come questa / non dovrei vendicarmi? / Cose spaventose e orribili / avvengono nella terra: / i profeti profetizzano menzogna / e i sacerdoti governano al loro cenno, / e il mio popolo ne è contento. / Che cosa farete quando verrà la fine?».                                

 

Salmo
Sal 102 (103)

       ®     Allontana da noi le nostre colpe, Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. ®

Quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe. ®

Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere. ®

 

Profeti
Lettura del profeta Zaccaria 6, 9-15

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prendi fra i deportati, fra quelli di Cheldài, di Tobia e di Iedaià, oro e argento e va’ nel medesimo giorno a casa di Giosia, figlio di Sofonia, che è ritornato da Babilonia. Prendi quell’argento e quell’oro e ne farai una corona che porrai sul capo di Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote. Gli riferirai: Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si chiama Germoglio: fiorirà dove si trova e ricostruirà il tempio del Signore. Sì, egli ricostruirà il tempio del Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà da sovrano sul suo trono. Un sacerdote siederà sul suo trono e fra i due regnerà una pace perfetta. La corona resterà come gradito memoriale nel tempio del Signore, in onore di Cheldài, Tobia, Iedaià e in onore del figlio di Sofonia. Anche da lontano verranno a riedificare il tempio del Signore. Così riconoscerete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. Ciò avverrà, se ascolterete la voce del Signore, vostro Dio».                                                               

 

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Matteo 15, 1-9

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono al Signore Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? / Dio ha detto: “Onora il padre e la madre” e inoltre: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. / Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. / Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: / “Questo popolo mi onora con le labbra, / ma il suo cuore è lontano da me. / Invano essi mi rendono culto, / insegnando dottrine che sono precetti di uomini”».