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Canterò in eterno l’amore del Signore

Venerdì della settimana della II Domenica dopo la Dedicazione

6 Novembre 2020

Ap 19, 17-20; Sal 98 (99); Gv 14, 2-7

Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta, che alla sua presenza aveva operato i prodigi con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua.  (Ap 19,20)

La bestia è catturata: il primato del Signore su ogni forma di idolatria è una certezza. La storia di Gesù consente a tutti di liberarsi da ogni idolatria, di riconoscere che Dio è in favore degli esseri umani ed è con loro in alleanza.
Questa vittoria, che dona a ciascuno la piena libertà, deve tuttavia essere scelta e vissuta giorno per giorno. Spesso è facile rendersi schiavi di qualcosa che lega a sé tramite un potere subdolo, perché si finge una possibilità di libertà. È facile cadere nella tentazione di idolatrare il potere o chi lo esercita, nella forma del successo, della ricchezza, del fascino. Ribadire la propria fede nel Dio rivelato da Gesù comporta la purificazione della propria vita dal primato che spesso viene attribuito a questi idoli.

Preghiamo

Il Signore regna: tremino i popoli.
Siede in trono sui cherubini: si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli.

Dal Salmo 98 (99)