Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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26 aprile

Lunedì della settimana della IV domenica di Pasqua

26 Aprile 2021

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Ristorate le membra affaticate,
i servi tuoi si levano;
vieni e accogli, o Dio,
la prima voce dei tuoi figli oranti.

Lieto ti loda il labbro,
il cuore ardente ti chiama:
all’operosa vita che riprende
presiedi e benedici.

La stella del mattino
vince la notte, alla crescente luce
la tenebra nel bel sereno sfuma:
il male così ceda alla tua grazia.

A te concorde sale la supplica:
strappa dai cuori ogni fibra colpevole,
e l’animo redento
celebrerà in eterno la tua gloria.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
domina e vive nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Sommo Creatore dei lucenti cieli,
o immenso Dio, che dividendo l’acque,
offri alla bruna terra
le fresche piogge e l’ardore del sole,

dall’alto manda sull’anima nostra
la divina rugiada della grazia,
né, seducendoci con nuovi inganni,
ci mortifichi più l’antico errore.

Alla tua luce la fede
attinga la provvida luce
che ogni miraggio disperda
e dissipi ogni tenebra.

Ascolta, Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo Signore
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI      Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
   e siedi sui cherubini *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
      nei secoli dei secoli, amen, *
   degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                     Salmo 72
I (1-12)  

Ant. 1 Quanto è buono Dio con i giusti! Alleluia. †

Quanto è buono Dio con i giusti, *
   † con gli uomini dal cuore puro!

Per poco non inciampavano i miei piedi, *
   per un nulla vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti, *
   vedendo la prosperità dei malvagi.

Non c’è sofferenza per essi, *
   sano e pasciuto è il loro corpo.
Non conoscono l’affanno dei mortali *
   e non sono colpiti come gli altri uomini.

Dell’orgoglio si fanno una collana *
   e la violenza è il loro vestito.
Esce l’iniquità dal loro grasso, *
   dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.

Scherniscono e parlano con malizia, *
   minacciano dall’alto con prepotenza.

Levano la loro bocca fino al cielo *
   e la loro lingua percorre la terra.
Perciò seggono in alto, *
   non li raggiunge la piena delle acque.

Dicono: «Come può saperlo Dio? *
   C’è forse conoscenza nell’Altissimo?».
Ecco, questi sono gli empi: *
   sempre tranquilli, ammassano ricchezze.

Gloria.

Ant. 1 Quanto è buono Dio con i giusti! Alleluia.

II (13-20)

Ant. 2 Come un sogno al risveglio, Signore, * quando sorgi, fai svanire la loro immagine. Alleluia.

Invano dunque ho conservato puro il mio cuore *
   e ho lavato nell’innocenza le mie mani,
poiché sono colpito tutto il giorno, *
   e la mia pena si rinnova ogni mattina.

Se avessi detto: «Parlerò come loro», *
   avrei tradito la generazione dei tuoi figli.

Riflettevo per comprendere: *
   ma fu arduo agli occhi miei,
finché non entrai nel santuario di Dio *
   e compresi qual è la loro fine.

Ecco, li poni in luoghi scivolosi, *
   li fai precipitare in rovina.

Come sono distrutti in un istante, *
   sono finiti, periscono di spavento!
Come un sogno al risveglio, Signore, *
   quando sorgi, fai svanire la loro immagine.

Gloria.

Ant. 2 Come un sogno al risveglio, Signore, * quando sorgi, fai svanire la loro immagine. Alleluia.

III (21-28)  

Ant. 3 Il mio bene è stare vicino a Dio, * in Dio ho posto il mio rifugio. Alleluia.

Quando si agitava il mio cuore *
   e nell’intimo mi tormentavo,
io ero stolto e non capivo, *
   davanti a te stavo come una bestia.

Ma io sono con te sempre: *
   tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai con il tuo consiglio *
   e poi mi accoglierai nella tua gloria.

Chi altri avrò per me in cielo? *
   Fuori di te nulla bramo sulla terra.

Vengono meno la mia carne e il mio cuore;  †
   ma la roccia del mio cuore è Dio, *
   è Dio la mia sorte per sempre.

Ecco, perirà chi da te si allontana, *
   tu distruggi chiunque ti è infedele.

Il mio bene è stare vicino a Dio: *
   nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere *
   presso le porte della città di Sion.

Gloria.

Ant. 3 Il mio bene è stare vicino a Dio, * in Dio ho posto il mio rifugio. Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA            Ap 13,1-18
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo

Io, Giovanni, vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone.
Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande. Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
Allora la terra intera presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?».
Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.
Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello immolato.
Chi ha orecchi, ascolti:
colui che deve andare in prigionia,
andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada
di spada sia ucciso (cfr. Ger 15, 2).
In questo sta la costanza e la fede dei santi.
Vidi poi salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta.
Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.

RESPONSORIO               
«Vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno
- dice il Signore -,
e sarete odiati da tutti i popoli
a causa del mio nome.
   Ma chi persevererà sino alla fine,
   sarà salvato». Alleluia.

Per te ogni giorno siamo messi a morte,
stimati come pecore da macello.
   «Ma chi persevererà sino alla fine,
   sarà salvato». Alleluia.

SECONDA LETTURA     
Dai «Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo

Vi prego per la misericordia di Dio (cfr. Rm 12, 1). È Paolo che chiede, anzi è Dio per mezzo di Paolo che chiede, perché vuole essere più amato che temuto. Dio chiede perché vuol essere non tanto Signore, quanto Padre. Il Signore chiede per misericordia, per non punire nel rigore.
Ascolta il Signore che chiede: vedete, vedete in me il vostro corpo, le vostre membra, il vostro cuore, le vostre ossa, il vostro sangue. E se temete ciò che è di Dio, perché non amate almeno ciò che è vostro? Se rifuggite dal padrone, perché non ricorrete al congiunto?
Ma forse vi copre di confusione la gravità della passione che mi avete inflitto. Non abbiate timore. Questa croce non è un pungiglione per me, ma per la morte. Questi chiodi non mi procurano tanto dolore, quanto imprimono più profondamente in me l’amore verso di voi. Queste ferite non mi fanno gemere, ma piuttosto introducono voi nel mio interno. Il mio corpo disteso, anziché accrescere la pena, allarga gli spazi del cuore per accogliervi. Il mio sangue non è perduto per me, ma è donato in riscatto per voi.
Venite, dunque, ritornate. Sperimentate almeno la mia tenerezza paterna, che ricambia il male col bene, le ingiurie con l’amore, ferite tanto grandi con una carità così immensa.
Ma ascoltiamo adesso l’Apostolo: «Vi esorto», dice, «ad offrire i vostri corpi» (Rm 12, 1). L’Apostolo così vede tutti gli uomini innalzati alla dignità sacerdotale per offrire i propri corpi come sacrificio vivente.
O immensa dignità del sacerdozio cristiano! L’uomo è divenuto vittima e sacerdote per se stesso. L’uomo non cerca fuori di sé ciò che deve immolare a Dio, ma porta con sé e in sé ciò che sacrifica a Dio per sé. La vittima permane, senza mutarsi, e rimane uguale a se stesso il sacerdote, poiché la vittima viene immolata ma vive, e il sacerdote non può dare la morte a chi compie il sacrificio.
Mirabile sacrificio, quello dove si offre il corpo senza ferimento del corpo e il sangue senza versamento di sangue. «Vi esorto per la misericordia di Dio ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente» (Rm 12, 1).
Fratelli, questo sacrificio è modellato su quello di Cristo e risponde al disegno che egli si prefisse, perché, per dare vita al mondo, egli immolò e rese vivo il suo corpo; e davvero egli fece il suo corpo ostia viva perché, ucciso, esso vive. In questa vittima, dunque, è corrisposto alla morte il suo prezzo. Ma la vittima rimane, la vittima vive e la morte è punita. Da qui viene che i martiri nascono quando muoiono, cominciano a vivere con la fine, vivono quando sono uccisi, brillano nel cielo essi che sulla terra erano creduti estinti.
«Vi prego», dice, «fratelli, per la misericordia di Dio, di offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo» (Rm 12, 1). Questo è quanto il profeta ha predetto: «Non hai voluto sacrificio né offerta, ma mi hai dato un corpo» (Sal 39, 7 volg.).
Sii, o uomo, sii sacrificio e sacerdote di Dio; non perdere ciò che la divina volontà ti ha dato e concesso. Rivesti la stola della santità. Cingi la fascia della castità. Cristo sia la protezione del tuo capo. La croce permanga a difesa della tua fronte. Accosta al tuo petto il sacramento della scienza divina. Fa’ salire sempre l’incenso della preghiera come odore soave. Afferra la spada dello spirito, fa’ del tuo cuore un altare, e così presenta con ferma fiducia il tuo corpo quale vittima a Dio.
Dio cerca la fede, non la morte. Ha sete della tua preghiera, non del tuo sangue. Viene placato dalla volontà, non dalla morte.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
   e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
   ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
   Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
   Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
   Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
   accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
   abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
   Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
   e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
   tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
   nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
   e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
   di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
   mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
   e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
   la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
   mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
   cerca il tuo servo
   perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
   perché siamo troppo infelici: *
   aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
   degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Guarda e accetta benevolmente, o Dio, il sacrificio della nostra fede, tu che hai accolto come immolazione gradita l’offerta cruenta di Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                     Cantico   Lc 1,68-79

Ant. Cristo è risorto e ormai non muore più: * su di lui la morte non ha più potere. Alleluia, alleluia.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
   perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
   nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
   per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
   e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
   e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
   di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
   al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
   perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
   nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
   per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
   e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
   sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Cristo è risorto e ormai non muore più: * su di lui la morte non ha più potere. Alleluia, alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.   (Pausa di preghiera silenziosa)
O Dio, che nei sacramenti pasquali guarisci e nutri il tuo popolo, concedigli l’abbondanza del tuo dono perché raggiunga la vera libertà e abbia in cielo la gioia che ora pregusta sulla terra. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                     Cantico   Is 42,10-16

Ant. 1
«Trasformerò davanti a loro le tenebre in luce * e i luoghi aspri in pianura» – dice il Signore –. Alleluia.

Cantate al Signore un canto nuovo, *
lode a lui fino all’estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene, *
   le isole con i loro abitanti.

Esulti con le sue città il deserto, *
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr;

acclamino gli abitanti di Sela, *
   dalla cima dei monti alzino grida.
Diano gloria al Signore *
e il suo onore divulghino nelle isole.

Il Signore avanza come un prode, *
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra, *
si mostra forte contro i suoi nemici.

Per molto tempo, ho taciuto, *
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente, *
mi affannerò e sbufferò insieme.

Renderò aridi monti e colli, *
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in stagni *
e gli stagni farò inaridire.

Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, *
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, *
i luoghi aspri in pianura.

Gloria.

Ant. 1 «Trasformerò davanti a loro le tenebre in luce * e i luoghi aspri in pianura» – dice il Signore –. Alleluia.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Lodate il Signore e cantate inni al suo nome, * perché egli è buono. Alleluia.
                        Sal 134,1-12
Lodate il nome del Signore, *
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
negli atri della casa del nostro Dio.

Lodate il Signore: il Signore è buono; *
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele come suo possesso.

Io so che grande è il Signore, *
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

Tutto ciò che vuole il Signore, lo compie †
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli abissi.

Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †
produce le folgori per la pioggia, *
   dalle sue riserve libera i venti.

Egli percosse i primogeniti d’Egitto, *
   dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
   contro il faraone e tutti i suoi ministri.

Colpì numerose nazioni *
   e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
   e tutti i regni di Cànaan.

Diede la loro terra in eredità a Israele, *
   in eredità a Israele suo popolo.

                        Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
   voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
   e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Lodate il Signore e cantate inni al suo nome, * perché egli è buono. Alleluia.

                     Salmo diretto   Sal 89,1-8
Signore, tu sei stato per noi un rifugio *
   di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti †
   e la terra e il mondo fossero generati, *
   da sempre e per sempre tu sei, Dio.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere *
   e dici: «Ritornate, figli dell’uomo».

Ai tuoi occhi, mille anni
      sono come il giorno di ieri che è passato, *
come un turno di veglia nella notte.

Li annienti: li sommergi nel sonno; *
sono come l’erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, *
   alla sera è falciata e dissecca.

Perché siamo distrutti dalla tua ira, *
siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, *
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa la festività della Pasqua di operare nell’esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INNO
Di fuoco il cielo si tinge e l’aurora
va risvegliando la terra assopita:
danza sul mondo la luce,
l’oscura insidia dilegui.

Svaniscano i foschi fantasmi notturni,
ogni impuro pensiero si dissolva;
la colpa, che striscia nell’ombra,
fugga percossa dai raggi del sole.

Oh! Presto sorga l’alba lucente
che porrà fine alla storia:
noi l’attendiamo in preghiera,
mentre il mattino risuona di canti.

A te, Padre, sia gloria
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito Santo
nei secoli infiniti. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al Verbo di Dio, che si è rivelato nell’opera di salvezza pieno di grazia e di verità, manifestiamo il nostro amore.

Unigenito del Padre, mandato nel mondo perché avessimo la vita, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Tu che sei il Primo e l’Ultimo e il Vivente, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Tu che sei il Santo e il Verace, colui che ha la chiave di Davide, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Tu che possiedi un sacerdozio che non tramonta, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Cristo, pietra angolare del tempio santo di Dio, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Tu che abiti per la fede nei nostri cuori, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118, 129-136 XVII (Pe)

Ant. 1 La tua parola nel rivelarsi illumina, * dona saggezza ai semplici. Alleluia.

Meravigliosa è la tua alleanza, *
per questo le sono fedele.
La tua parola nel rivelarsi illumina, *
   dona saggezza ai semplici.

Apro anelante la bocca, *
perché desidero i tuoi comandamenti.
Volgiti a me e abbi misericordia, *
tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.

Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola *
e su di me non prevalga il male.
Salvami dall’oppressione dell’uomo *
e obbedirò ai tuoi precetti.

Fa’ risplendere il volto sul tuo servo *
   e insegnami i tuoi comandamenti.
Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi, *
   perché non osservano la tua legge.

Gloria.

Ant. 1 La tua parola nel rivelarsi illumina, * dona saggezza ai semplici. Alleluia.

Salmo 81

Ant. 2 A te, Signore, appartengono tutte le genti. Alleluia.

Dio si alza nell’assemblea divina, *
   giudica in mezzo agli dèi.
«Fino a quando giudicherete iniquamente *
e sosterrete la parte degli empi?

Difendete il debole e l’orfano, *
   al misero e al povero fate giustizia.
Salvate il debole e l’indigente, *
   liberatelo dalla mano degli empi».

Non capiscono, non vogliono intendere, †
   avanzano nelle tenebre; *
   vacillano tutte le fondamenta della terra.

Io ho detto: «Voi siete dèi, *
   siete tutti figli dell’Altissimo».
Eppure morirete come ogni uomo, *
   cadrete come tutti i potenti.

Sorgi, Dio, a giudicare la terra, *
   perché a te appartengono tutte le genti.

Gloria.

Ant. 2 A te, Signore, appartengono tutte le genti. Alleluia.

Salmo 119

Ant. 3 Libera, Signore, la mia vita.

Nella mia angoscia ho gridato al Signore *
   ed egli mi ha risposto.

Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, *
   dalla lingua ingannatrice.

Che ti posso dare, come ripagarti, *
   lingua ingannatrice?
Frecce acute di un prode, *
   con carboni di ginepro.

Me infelice: abito straniero in Mosoch, *
dimoro fra le tende di Kedar!
Troppo io ho dimorato *
con chi detesta la pace.

Io sono per la pace, *
ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.

Gloria.

Ant. 3 Libera, Signore, la mia vita.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE            Ap 2,11
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte.

Andò Maria di Magdala al sepolcro.
Andò Maria di Magdala al sepolcro. * Alleluia, alleluia.

E annunziò ai discepoli: «Ho visto il Signore».
   Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Andò Maria di Magdala al sepolcro. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
O Dio, che nei sacramenti pasquali guarisci e nutri il tuo popolo, concedigli l’abbondanza del tuo dono perché raggiunga la vera libertà e abbia in cielo la gioia che ora pregusta sulla terra. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE            Eb 12,22-24
Fratelli, voi vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele.

Gesù mostrò ai discepoli le mani e il costato.
Gesù mostrò ai discepoli le mani e il costato. * Alleluia, alleluia.

Ed essi gioirono al vedere il Signore.
   Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gesù mostrò ai discepoli le mani e il costato. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa la festività della Pasqua di operare nell’esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE            Eb 11,17
Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unico figlio.

Gesù risorto dice ai discepoli: «Pace a voi».
Gesù risorto dice ai discepoli: «Pace a voi». * Alleluia, alleluia.

«Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».
   Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gesù risorto dice ai discepoli: «Pace a voi». * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
O Dio, che nei sacramenti pasquali guarisci e nutri il tuo popolo, concedigli l’abbondanza del tuo dono perché raggiunga la vera libertà e abbia in cielo la gioia che ora pregusta sulla terra. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa la festività della Pasqua di operare nell’esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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Bb. Caterina e Giuliana
del Sacro Monte di Varese

memoria


PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Come lampada brilla sui miei passi
la tua parola, Signore.
Luce sul mio sentiero
è la santa tua legge.

Ho giurato e confermo:
custodirò i precetti di giustizia.
Luce sul mio sentiero
è la santa tua legge.

Come lampada brilla sui miei passi
la tua parola, Signore.
Luce sul mio sentiero
è la santa tua legge.

INNO
Tu che le vergini di te coroni,
o Figlio dell’unica donna
verginalmente madre,
odi benigno la nostra voce;

tu che tra i puri gigli ti pasci,
di caste danze onorato,
o Sposo bellissimo, premio
di chi si dona a te.

Dove tu vai le vergini
con agile grazia muovono,
a te lietamente elevando
dolcissimi canti.

Noi ti imploriamo, o Cristo,
il cuore a te votato
resti incorrotto e ignori
il torbido soffio del male.

Unico fiore d’inviolato grembo,
a te, Gesù, la lode
col Padre e con lo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.

NOTIZIA DELLE BEATE
Caterina nacque a Pallanza nei primi decenni del sec. XV. Sperimentò ben presto il dolore quando perse ancora bambina tutta la famiglia a causa della peste. Ospite a Milano, dove spesso si recava a pregare sulla tomba di sant’Ambrogio, ebbe modo di frequentare assiduamente le prediche sulla passione di Cristo, così che la devozione al Crocifisso si radicò nell’intimo del suo spirito.
Giovanissima, si unì al gruppo di donne che conducevano vita eremitica sul Sacro Monte di Varese. Ma, rimasta unica superstite di una epidemia, fu costretta ad abbandonare il romitaggio.
Ristabilita in salute, ritornò sulla santa montagna, dove rimase sola, dedita alla contemplazione e alla penitenza, finché non la raggiunse Giuliana, donna semplice e pia, nata nei pressi di Busto Arsizio nel 1427.
In seguito altre discepoli si aggiunsero, attratte dal desiderio della perfezione.
Nel 1474 papa Sisto IV eresse il monastero del Sacro Monte, dove le “Romite ambrosiane”, conservato lo spirito eremitico, si raccolsero in vita comune, sotto la regola di sant’Agostino e nell’appartenenza all’antico ordine di sant’Ambrogio ad Nemus, attendendo alla lode di Dio e alla celebrazione dei divini misteri secondo il rito venerando della Chiesa milanese. Nel 1476 Caterina fu eletta prima abbadessa. Il 6 aprile dell’anno 1478 moriva, lasciando alle sue figlie spirituali il testamento della carità.
Giuliana, rimasta semplice conversa, dopo un’esistenza arricchita soprattutto dall’umiltà e dall’attenzione al prossimo, specialmente ai pellegrini, morì il 15 agosto 1501, sotto lo sguardo della Vergine, verso la quale nutrì sempre filiale devozione.

SALMODIA
Salmo 135
I (1-9)

Ant. 1 Eterna è la misericordia del Signore. Alleluia.

Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio degli dèi: *
   eterna è la sua misericordia.

Lodate il Signore dei signori: *
   eterna è la sua misericordia.

Egli solo ha compiuto meraviglie: *
   eterna è la sua misericordia.

Ha creato i cieli con sapienza: *
   eterna è la sua misericordia.

Ha stabilito la terra sulle acque: *
   eterna è la sua misericordia.

Ha fatto i grandi luminari: *
   eterna è la sua misericordia.

Il sole per regolare il giorno: *
   eterna è la sua misericordia.

la luna e le stelle per regolare la notte: *
   eterna è la sua misericordia.

Gloria.

Ant. 1 Eterna è la misericordia del Signore. Alleluia.

II (10-26)

Ant. 2 Nella nostra umiliazione il Signore si è ricordato di noi * e ci ha liberati dai nostri nemici. Alleluia.

Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti: *
   eterna è la sua misericordia.

Da loro liberò Israele: *
   eterna è la sua misericordia.

con mano potente e braccio teso: *
   eterna è la sua misericordia.

Divise il Mar Rosso in due parti: *
   eterna è la sua misericordia.

In mezzo fece passare Israele: *
   eterna è la sua misericordia.

Travolse il faraone e il suo esercito nel Mar Rosso: *
   eterna è la sua misericordia.

Guidò il suo popolo nel deserto: *
   eterna è la sua misericordia.

Percosse grandi sovrani: *
   eterna è la sua misericordia.

Uccise re potenti: *
   eterna è la sua misericordia.

Seon, re degli Amorrei: *
   eterna è la sua misericordia.

Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia.

Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia.

in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia.

Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
   eterna è la sua misericordia.

ci ha liberati dai nostri nemici: *
   eterna è la sua misericordia.

Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
   eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio del cielo: *
   eterna è la sua misericordia.

Gloria.

Ant. 2 Nella nostra umiliazione il Signore si è ricordato di noi * e ci ha liberati dai nostri nemici. Alleluia.

PRIMA ORAZIONE
Dio forte ed eterno, dona a chi ha celebrato con fede gioiosa la festività della Pasqua di operare nell’esistenza di ogni giorno secondo la novità portata da Cristo risorto, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE     
                     Cantico   Lc 1,46-55

Ant.
Sono stato crocifisso con Cristo: * non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Alleluia.

L’anima mia magnifica il Signore *
   e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
   D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
   e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
   si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
   ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
   ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
   ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
   ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
   ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
   magnifica il Signore.

Ant. Sono stato crocifisso con Cristo: * non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, che a ravvivare e ad accrescere nel mondo la grazia che salva, hai ispirato alle beate Caterina e Giuliana la fondazione di una famiglia monastica che si alimentasse dello spirito e della dottrina del nostro padre e vescovo sant’Ambrogio, fa’ che in questa nostra Chiesa fiorisca la fede e si rinnovi la santità della vita. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Il regno eterno è nostro:
Cristo ha dischiuso le celesti porte
a chi rinasce libero
da questo fonte sacro. Alleluia.

L’unigenito Verbo del Padre ridona
i giorni avventurati dell’innocenza antica
a chi rinasce libero
da questo fonte sacro. Alleluia.

Orazione
Cristo, redentore del genere umano, che nel sacramento della fede ci rendi graditi al Padre tuo del cielo, proteggi questa famiglia con inesauribile amore, perché arrivi a cantare la lode perenne a te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Ringraziamo il Padre, che adorna la Chiesa dello splendore della verginità, e devotamente diciamo:
A te salga in eterno la lode delle vergini.

Per l’intercessione delle beate Caterina e Giuliana, che nel mondo per tua volontà rifulsero di virtù e di sapienza,
-   elargisci a tutti i cristiani una vita senza colpa.

Tu che col Figlio poni la tua dimora in coloro che ti amano,
-   fa’ sentire la tua consolante presenza a quanti ti cercano con cuore sincero.

Tu che susciti la verginità e il martirio come segno dell’amore verso di te e verso i fratelli,
-   rendi efficace questa testimonianza per la conversione di chi ancora non crede.

Tu che hai voluto vergine e madre Maria, perché nella sua illibata fecondità si rivelasse la tua gloria,
-   concedi a chi è debole nello spirito di sperimentare la potenza della tua grazia.

Tra le vergini che in cielo eternamente si allietano,
-   accogli, ti preghiamo, i nostri defunti.

Lodiamo Dio con cuore semplice e puro come Gesù ci ha insegnato:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen.   Alleluia.

INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,

ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.

Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.

Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.

A te si innalza, Padre, la supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 85

Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, *
   perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
   tu, Dio mio, salva il tuo servo,
      che in te spera.

Pietà di me, Signore, *
   a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
   perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
   sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera *
   e sii attento alla voce della mia supplica.

Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido *
   e tu mi esaudirai.
Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
   e non c’è nulla che uguagli le tue opere.

Tutti i popoli che hai creato verranno
   e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
   per dare gloria al tuo nome;

grande tu sei e compi meraviglie: *
   tu solo sei Dio.

Mostrami, Signore, la tua via, *
   perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice *
   che tema il tuo nome.

Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *
   e darò gloria al tuo nome sempre,
perché grande con me è la tua misericordia: *
   dal profondo degli inferi mi hai strappato.

Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,
   una schiera di violenti
      attenta alla mia vita, *
   non pongono te davanti ai loro occhi.

Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *
   lento all’ira e pieno di amore, Dio fedele,

volgiti a me e abbi misericordia:
   dona al tuo servo la tua forza, *
   salva il figlio della tua ancella.

Dammi un segno di benevolenza;
   vedano e siano confusi i miei nemici, *
   perché tu, Signore,
      mi hai soccorso e consolato.

Gloria.

Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.

LETTURA BREVE            1Ts 5,9-10
Fratelli, Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

Conserva ai miei occhi la luce.
   Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

Guarda e rispondimi, o Dio.
   Perché non mi sorprenda il sonno della morte.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
   Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.

CANTICO DI SIMEONE        
                     Cantico   Lc 2,29-32

Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri. Alleluia.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
   vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
   preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
   e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri. Alleluia.

ORAZIONE
Rischiara, o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto, come aveva promesso, alleluia.
Prega il Signore per noi, alleluia.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.



CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.