Discorso alla Città 2025

Nel suo pronunciamento l'Arcivescovo denuncia le “crepe” che minano la stabilità della società (tra i giovani, nelle città, nel welfare, nella giustizia e nella finanza), ma rileva che essa non crolla per la responsabilità di tanti che, ciascuno nel proprio ambito, rifuggono da indifferenza e complicità

«Una finanza slegata dal bene comune, dove i profitti diventano l’unico scopo». Per il segretario generale della Fondazione Bcc Milano e membro della commissione centrale di beneficenza della Cariplo è questo l’oggetto della denuncia dell’Arcivescovo nel Discorso alla Città: «Ci chiede di invertire la rotta riscoprendo un’etica della responsabilità»

Attraversando un momento di crisi, una coppia è approdata al programma che aiuta mariti e mogli a “ritrovare” il fondamento della loro unione e poi si sono “fatti avanti” (come indicato nel Discorso alla città), ponendosi al servizio di chi vive fatiche analoghe

Chiara Narciso, prima cittadina di Oggiono (Lc), racconta il suo impegno al servizio della comunità e spiega perché il Discorso alla città l’ha toccata nel profondo

Ottavio Pirovano, presidente e coordinatore della cooperativa sociale Aquila e Priscilla, riflette sui passaggi del Discorso alla città dedicati ai giovani: «Chiedono di essere accolti così come sono e soffrono perché non si sentono all’altezza delle richieste della società. Dobbiamo accompagnarli a “scrivere” insieme la loro storia»