Di ritorno dalle giornate di formazione presso la comunità delle Romite Ambrosiane del Sacro Monte di Varese (dal 19 al 23 maggio), le postulanti, novizie e professe temporanee dei monasteri femminili della nostra Diocesi condividono alcune risonanze di questa esperienza
Da tre anni a questa parte noi giovani (e meno giovani) in formazione nei monasteri femminili della diocesi di Milano abbiamo l’opportunità di vivere insieme un momento formativo che, di anno in anno, è diventato un appuntamento sempre più atteso come occasione preziosa per il cammino, che ci offre anche l’opportunità di ritrovarci e consolidare un legame di amicizia che va via via arricchendosi sempre più. Accompagnate da meditazioni, lezioni e laboratori assaporiamo un po’ di vita fraterna e ci sentiamo in comunione non solo perché tutte in formazione iniziale, ma anche perché ci accorgiamo di incontrare le stesse fatiche e gli stessi problemi, pur in diverse forme di vita. Attraverso modalità laboratoriali e momenti di condivisione, il gruppo, tanto vario per carisma, età e provenienza, si trova unanime nel riconoscere le fatiche e le gioie dell’essere monache (o quasi) e coglie spunti per il proprio discernimento, che continua nei rispettivi monasteri, nel desiderio di aderire e appartenere al Signore, lì dove e come Lui ci chiama. La diversità dei nostri carismi e delle nostre provenienze ci permette inoltre di allargare lo sguardo con un orizzonte più ampio sulla Chiesa universale.
Nello splendido contesto del Sacro Monte di Varese, ospiti della comunità delle Romite Ambrosiane, don Isacco Pagani e suor Rosi Capitanio FSCJ, nel corso di questi tre anni, ci hanno offerto interessanti approfondimenti biblici e antropologici sul tema della preghiera: dopo aver visto la nostra umanità espressa nei salmi e il nostro rapporto filiale con Dio, quest’anno siamo giunte a parlare del rapporto fraterno a cui ogni comunità è chiamata per arrivare non solo a convivere, ma a vivere in comunione. Questa tematica ci ha toccato e coinvolto profondamente: la nostra formazione prevede infatti un progressivo inserimento nella vita fraterna del monastero, ed è quindi utile e bello avere anche degli elementi teorici che possano aiutarci a prendere consapevolezza sia delle relazioni che si stanno costruendo, sia della nostra umanità e identità di giovani donne. É stato importante scoprire come anche i conflitti e le difficoltà che talvolta si generano nella vita comunitaria possono diventare una via per la costruzione della nostra identità e di una fraternità più vera e matura, realmente e realisticamente evangelica.
I giorni trascorsi gomito a gomito hanno rappresentato anche una felice esperienza in cui i tempi più distesi hanno dato spazio all’amicizia, al gioco e al canto in allegria. Il tempo trascorso insieme si è rivelato una scoperta, non solo per gli interventi e i laboratori proposti da don Isacco e suor Rosi che ci hanno aiutato a vivere i nostri legami comunitari con rinnovato slancio, ma soprattutto grazie ai momenti fraterni che abbiamo trascorso insieme al di fuori di ogni programma. Nemmeno l’acquazzone che ha accompagnato il nostro pellegrinaggio giubilare lungo le quattordici cappelle del Sacro Monte è riuscito a fermare l’entusiasmo di questa condivisione! Tra le occasioni preziose di comunione c’è stata anche la condivisione della preghiera liturgica delle Romite Ambrosiane, a cui abbiamo aggiunto talvolta un tocco di vivacità “etnica” con canti africani o in lingua spagnola, accompagnati da vari strumenti musicali che ci hanno aiutato ad esprimere la bellezza del pregare e camminare insieme!
Nonostante le diversità dei carismi e delle tradizioni, abbiamo sperimentato di essere veramente sorelle per la continua scoperta di avere in comune più di quanto ci aspettassimo: sentire che ciascuna di noi, seppur in tappe differenti del cammino monastico, sta sperimentando le stesse fatiche e le stesse gioie è stato sicuramente uno dei doni più grandi e duraturi di questo incontro. Un dono che custodiamo nella preghiera, nella gratitudine per la possibilità che ci è stata regalata finora e con il desiderio di poter continuare a camminare insieme!
