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Il concorso si chiuderà il 31 gennaio 2026, e si basa come da tradizione sul tema scelto dalle ACLI di Bergamo per la manifestazione "Molte Fedi sotto lo stesso cielo": CRASH! UN PIANETA SU CUI RICOMINCIARE

Foto di Steve Watts da PixabayFoto di Steve Watts da Pixabay

La famiglia di Anna Francesca Trevisan, con il Patrocinio del Comune di Castel Rozzone, della Città di Treviglio e della Provincia di Bergamo, delle ACLI di Bergamo e del Circolo ACLI BBO (Bassa Bergamasca Ovest), della Fondazione Angelo Custode, del Centro Salesiano don Bosco di Treviglio, dell’Ufficio della Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo e della Fondazione Dalmine, ha promosso la quinta edizione del Concorso Letterario “Premio Anna Francesca Trevisan”.

L’iniziativa, destinata a studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado, si pone come finalità quella di stimolare nei giovani autori il desiderio di partecipare da protagonisti alla vita comunitaria, per vivere una vita dal “peso specifico” elevato, proprio come quella della piccola Anna Francesca.

Traccia per le scuole medie
“CRASH! UN PIANETA SU CUI RICOMINCIARE”
Durante la nostra vita possiamo uscire di strada, lentamente, ma anche in modo brusco, violento e possiamo andare a sbattere.
Può far male, molto male, ma da lì possiamo rimetterci in cammino e tracciare una nuova strada, la nostra strada.
Rimettere insieme i pezzi rotti richiede tempo, pazienza, cura, ma può aiutarci a generare qualcosa di meraviglioso. Un po’ come l’arte giapponese nel kintsugi, una tecnica per restaurare le tazze di ceramica, nella quale le linee di frattura vengono incollate con una lacca speciale e ricoperte d’oro.

Traccia per le scuole superiori
“CRASH! UN PIANETA SU CUI RICOMINCIARE”
CRASH! come un vaso che cade a terra e si spacca in tanti frammenti.
Secondo la pratica giapponese del kintsugi, è possibile restaurare gli oggetti di ceramica incollando le linee di frattura con una lacca speciale e ricoperta d’oro.
Le spaccature restano visibili, ma diventano il segno che anche dalla rottura, dall’imperfezione, da una caduta o una ferita può nascere qualcosa di bello e prezioso. Che si può trasformare il fallimento in una esperienza generativa.
Potrà anche succedere di non trovare una polvere d’oro, come si usa nel kintsugi, ciononostante continueremo a cercare il collante che tiene insieme i pezzi.

Novità della sesta edizione: possibilità di partecipare al concorso, presentando un PROGETTO GRAFICO, corredato di relazione descrittiva. Tale progetto grafico dovrà proporre una rilettura personale della stessa traccia sopra descritta per l’elaborato scritto.

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