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Accoglienza e accompagnamento delle famiglie che chiedono il Battesimo per i loro figli

battesimo

L’accoglienza e l’accompagnamento delle famiglie che chiedono il Battesimo per i loro figli nella comunità cristiana domanda una capacità progettuale, uno stile pastorale e l’investimento di risorse preziose che possano favorire un cammino di crescita per genitori e figli insieme non solo in occasione della richiesta del sacramento, ma più ancora per il dopo-Battesimo, fino all’inizio della scuola primaria.

È infatti ampiamente dimostrato dagli studi di pedagogia religiosa che il bambino in questi anni viva un’apertura spontanea, naturale al mistero della vita e alla dimensione del trascendente. Sperimenta la dipendenza da mamma e papà come la sua condizione essenziale di vita, come un legame imprescindibile, un legame “verticale” che lo fa essere, lo fa vivere, la fa sentire amato e accompagnato nella vita. Così, prima ancora che i genitori parlino di Dio al figlio, essi ne mostrano a lui il volto con la cura, l’affetto, la dedizione di loro stessi, riconoscendosi come immagini, a volte chiare e a volte sbiadite, della Paternità e Maternità divina. Allo stesso tempo i figli ricordano ai genitori, uomini e donne adulti, la loro condizione da sempre e per sempre di figli amati dall’unico Padre. E, in questo senso, davvero “parlano di Dio” ai loro genitori.

Questo fecondo cammino di crescita della famiglia, genitori e figli insieme, può trovare felicemente nella comunità cristiana, di cui essi sono parte, la disponibilità a compiere un itinerario di crescita insieme.
La domanda del Battesimo per i figli da parte dei genitori, a parte le possibili motivazioni espresse o non esplicitate, va più approfonditamente interpretata come domanda di Chiesa, occasione propizia per un rinnovato incontro con e nella comunità cristiana.
Da qui può poi nascere e svilupparsi negli anni dell’infanzia del bambino un percorso insieme che faccia stringere buoni legami tra famiglie, che aiuti i genitori nel loro affascinante e impegnativo compito educativo.
La comunità cristiana così diventa casa comune delle famiglie giovani, sempre più luogo di fraternità, di amicizia e di aiuto reciproco tra famiglie, esperienza concreta di Chiesa.

Le giovani famiglie, che condividono un cammino comune nelle nostre comunità durante gli anni dell’infanzia dei figli, diventano molto spesso, poi, nella fase successiva dell’Iniziazione Cristiana dei figli, un punto di riferimento per tante altre famiglie che chiedono i sacramenti a completamento dell’IC e che dopo aver fatto ricevere il Battesimo ai figli non però hanno proseguito in un cammino condiviso nella comunità.

In vista di questi scopi, in molte comunità già da tempo sono state avviate iniziative di vario tipo: a partire da alcuni incontri con i genitori dei battezzandi, per proseguire poi con la proposta di un itinerario di crescita come genitori nella loro avventura educativa con i figli da zero a sei anni. Occorre, però, che le nostre comunità investano più energie e risorse per la fase di accoglienza e poi di accompagnamento delle famiglie disponibili, sia prima che dopo la celebrazione del Battesimo.

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