Dopo mesi, il primo incontro in presenza presso la parrocchia S. Antonio Maria Zaccaria in Milano

Costrette dall’emergenza COVID-19 ad annullare l’incontro di formazione previsto per il mese di marzo e a rinunciare alle due giornate con pernottamento che di solito ci concediamo alla fine di ogni anno pastorale per poter stare insieme più distesamente, sabato 27 giugno siamo comunque riuscite a godere con intensità e a far portar frutto alle ore che ci hanno viste riunite presso la parrocchia S. Antonio Maria Zaccaria in Milano.

 

Felicissime di incontrarci finalmente di persona – in carne e ossa e non più solo su schermo come negli ultimi tempi – abbiamo accolto con perfetta letizia e simpatica creatività i limiti imposti dalle prescrizioni sanitarie ancora in vigore: una tensostruttura nel prato dell’oratorio, allestita con panche e sedie a debita distanza, ha ottimamente funzionato come sala conferenze all’aperto (lo zelo dei parrocchiani di don Davide ci ha perfino garantito l’impianto di amplificazione e la possibilità di proiettare slides); la torta per festeggiare le sorelle che celebravano un anniversario di consacrazione è stata sostituita da ottimi dolcetti monoporzione; e il dover rinunciare ad abbracciarci non ci ha impedito di lanciare un abbraccio virtuale anche a chi non è riuscito a venire, grazie alla trasmissione in streaming delle attività della mattinata, abbraccio che si è allargato ben oltre i confini nazionali, visto che Maria Grazia ha potuto seguirci in diretta dalla Turchia.

 

Dopo la Messa del giorno celebrata dal Delegato [in allegato il testo dell’omelia], abbiamo accolto l’arrivo dell’Arcivescovo e avviato i lavori, presentando la situazione della realtà dell’Ordo Virginum a cinquant’anni dalla promulgazione del nuovo Rito di Consacrazione. Nicoletta, a partire dalla propria personale esperienza, ha delineato i tratti maggiormente significativi – e qualche punto di criticità su cui continuare a crescere – dell’Ordo Virginum di Milano, così come è venuto configurandosi ed evolvendo dai primi passi – mossi sotto la paterna e illuminata guida del Cardinale Carlo Maria Martini – ad oggi. Lucia, membro della commissione che si è occupata della stesura del testo dei Lineamenta 2, ne ha invece approfondito il volto attuale, descrivendo gli strumenti di corresponsabilità che nel tempo ci siamo date per garantire la comunicazione e il coordinamento tra le sorelle, la formazione iniziale e permanente e una certa ricchezza e vivacità di cammino insieme. Infine Adele ha presentato con entusiasmo ciò che sta vivendo con il Gruppo per il collegamento nazionale e come ha potuto entrare in contatto con la variegata realtà dell’Ordo in Italia; ci ha anche offerto qualche dato aggiornato sulla sua diffusione nel nostro Paese e nel mondo [in allegato i testi degli interventi].

Ha poi preso la parola l’Arcivescovo. Richiamandosi a tre passaggi del Messaggio che lo scorso 31 maggio Papa Francesco ha rivolto a tutte le consacrate, ci ha esortato a

• non spegnere la profezia, ma a seguire lo Spirito Santo che è in noi, tenendo acceso il fuoco della sapienza, della speranza e della gioia;
• vivere una casta libertas, capace di riscattare l’umanità – innanzitutto la nostra – dalla solitudine e dall’anonimato;
• rimanere in comunione con il vescovo; e a questo riguardo ci ha sorpreso, proponendoci di fissare per i mesi estivi un colloquio personale con ciascuna di noi, durante il quale potremo consegnare nelle sue mani la regola di vita, che poi lui stesso ci restituirà nel corso di una celebrazione pubblica. Sarà questa l’occasione anche per dare rilievo diocesano all’importante anniversario che ci vede coinvolte. [In allegato il testo scritto del suo intervento].

 

Il pranzo al sacco si è rivelato un allegro momento di pic-nic sulle panche e i tavoli nel prato.

Il pomeriggio è invece stato dedicato al confronto in Assemblea: rendicontazione da parte della segreteria, verifica dell’anno trascorso e programmazione dei prossimi incontri, a partire dagli esercizi spirituali che vivremo la prima settimana di agosto presso l’Eremo Santi Pietro e Paolo di Bienno.