Domenica 9 novembre ci siamo ritrovate al Centro Pastorale di Seveso per il consueto incontro spirituale di Avvento, vissuto quest’anno sulle orme del libro di Rut

L’iniziale tempo di accoglienza ci ha permesso di salutarci e di scambiarci parole brevi ma sempre preziose, perché il nostro cammino personale attinge forza, conforto ed entusiasmo anche dalla condivisione fraterna.
Nel frattempo ognuna di noi, secondo le proprie sensibilità e capacità, ha aiutato il lavoro della Segreteria nell’allestimento dell’aula che ci avrebbe accolto durante l’intera giornata.
Ha fatto seguito l’intronizzazione della Parola, collocata accanto a un’immagine pittorica che richiamava la lettura biblica posta a tema della meditazione.
Don Dario, Delegato del Vescovo per l’Ordo Virginum di Milano, ha aperto l’incontro con una breve introduzione, sottolineando specialmente l’incipit del libro di Rut: “Al tempo…”. Ha evidenziato come il tempo, sia per gli ebrei che per i cristiani, preveda un percorso dalle tenebre del mondo alla luce del Regno: siamo in cammino dalla morte alla vita, e non viceversa! Allo stesso modo, nel libro di Rut si racconta il passaggio da una situazione di carestia e di morte alla pienezza dell’esistenza.
Il Delegato ha pure fatto memoria di una riflessione condivisa da don Ivan – relatore durante l’incontro regionale dell’Ordo Virginum, svoltosi a Como nello scorso mese di ottobre – circa il diverso rapporto col tempo vissuto nei diversi stati di vita dei battezzati:
– la chiamata al ministero ordinato porta in sé una particolare attenzione alla dimensione passata del tempo;
– i laici, collaboratori di Dio nella creazione, vivono invece uno speciale coinvolgimento nel presente;
– infine, i consacrati e le consacrate sono testimoni del futuro escatologico.
Dopo il commento biblico di don Dario, abbiamo avuto la gioia di ascoltare la testimonianza di Rita, una sorella che – sempre prendendo spunto dall’esperienza di Rut – ci ha parlato del cammino da lei compiuto, grazie anche alla guida del suo direttore spirituale.
Nel silenzio e nella preghiera personale abbiamo poi fatto risuonare interiormente quanto avevamo ascoltato, ritrovandoci di nuovo insieme per la benedizione del pranzo.
Nel primo pomeriggio ci siamo vicendevolmente arricchite attraverso un momento di condivisione. In particolare hanno offerto il loro contributo Gloria e Antonia, testimoniandoci l’esperienza di una consacrazione vissuta in forma comunitaria con un’altra sorella; è stata anche l’occasione per ricordare Piera, che da poche settimane ci ha precedute nella casa dello Sposo.
Abbiamo quindi pregato i vespri in cappella, celebrando con gioia il Rito di Passaggio di due amiche al secondo biennio della formazione iniziale. Tale momento, accompagnato dalla preghiera di tutti e al quale hanno potuto partecipare anche alcuni loro familiari, si rivela sempre molto toccante e ricco di emozioni.
Il ritiro si è concluso con la celebrazione dell’Eucaristia, richiamo profondo al nostro vero Fine: la comunione con Luce e la Vita in pienezza verso cui siamo in cammino.