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I ritiri per gli impegnati nelle realtà sociali, politiche e culturali sul tema "Ecco, il seminatore uscì a seminare" (Mc 4, 3) si terranno dal 25 febbraio fino al 13 marzo, nelle zone pastorali

di Di don Nazario Costante
Responsabile Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro

semina
Foto di Zoe Schaeffer su Unsplash

La parabola
“Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti (…)”. La potenza delle parabole: un linguaggio che contiene più di quanto dica, che riesce ad andare oltre. Una semplice parabola che racchiude tutta la Grazia, diventa la forza di chi semina, getta, custodisce, e si prende cura dei semi di pace per una vera fraternità. Il seminatore uscì a seminare. Non “un”, ma “il” seminatore, Colui che con il seminare si identifica, perché altro non fa che immettere nel cuore e nel cosmo germi di vita. Uno dei più bei nomi di Dio: il seminatore, il Dio degli inizi, che dà avvio, che è la primavera del mondo, origine della vita. Il problema è il terreno buono. Allora il tempo della quaresima che ci prepariamo a vivere ci vedrà desiderosi di chiedere di essere terra buona, terra madre, culla accogliente per i piccoli germogli. Quanto è prezioso questo seme che Dio ci dona e quanta responsabilità ci viene affidata, un seme di vita ci è donato per il bene comune. Dio si fida dei suoi figli, affinché diventino suoi collaboratori per la costruzione di un regno di pace e di fraternità. La sua fiducia è chiamata a convertire il nostro modo di pensare, di agire, di guardare la realtà non come un nemico ma come possibilità di vita piena, e l’altro è sempre un bene. Il bene comune parte dalla consapevolezza di aver ricevuto “semi di vita nuova”, ed esige “fiducia”.

L’incontro
Papa Francesco ci ricorda che ogni essere umano trova la propria pienezza solo attraverso un autentico dono di sé: «Siamo fatti per l’amore e c’è in ognuno di noi “una specie di legge di ‘estasi’: uscire da se stessi per trovare negli altri un accrescimento di essere”. Perciò “in ogni caso l’uomo deve pure decidersi una volta ad uscire d’un balzo da se stesso”» (FT 71, 88). L’incontro deve diventare il nostro desiderio più grande, il nostro obiettivo da perseguire con tenacia, perché «un essere umano è fatto in modo tale che non si realizza, non si sviluppa e non può trovare la propria pienezza “se non attraverso un dono sincero di sé”» (FT 87). È questa la dimensione che ci permette di trasformare l’egoismo in fratellanza, l’indifferenza in passione, le spade in aratri e le lance in falci (Papa Francesco, Festival Dot. Soc. 2022).

La proposta
Con questa prospettiva, vogliamo invitare ad un tempo di ascolto e di condivisione coloro che sono impegnati nel socio-politico e nelle diverse forme di impegno per l’edificazione del bene comune. Partendo dalla meditazione del brano del Vangelo di Marco (4,1-20), ci lasceremo guidare dalle parole del nostro Arcivescovo nel suo discorso alla città 2023: “Il coraggio uno se lo può dare”.


Gli appuntamenti

Domenica 25 febbraio 2024, ore 9.30
Erba – Oratorio Parrocchia S. Maurizio (via S. Maurizio)
Presiede Mons. Giovanni Cesena
Segue celebrazione S. Messa

Mercoledì 28 febbraio 2024, ore 20.30
Gazzada Schianno (VA) – Villa Cagnola (Via Cagnola 21)
Presiede Mons. Eros Monti

Sabato 9 marzo 2024, ore 9
San Giuliano Milanese – Rocca Brivio (Via Rocca Brivio 10)
Presiede don Luca Violoni

Domenica 10 marzo 2024, ore 9.30
Monza – Convento dei Barnabiti (vicolo Carrobiolo 4)
Presiede Mons. Luca Bressan

Martedì 12 marzo 2024, ore 20.45
Cologno Monzese – La Pieve di Cologno – Sala Fallaci (piazza S. Matteo 24)
Presiede don Nazario Costante

Martedì 12 marzo 2024, ore 21
Origgio – Oratorio S. Giuseppe (Via Piantanida 11)
Presiede don Michele Porcelluzzi

Mercoledì 13 marzo 2024, ore 13.15
Milano – Chiesa S. Pietro in Gessate (corso di Porta Vittoria, di fronte al Tribunale)
Celebrazione S. Messa
Preside don Nazario Costante

 

La partecipazione è libera. Per ulteriori informazioni scrivere a sociale@diocesi.milano.it

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