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Famiglia

Totem, come anche la morte può generare amore

Diretto con un taglio quasi documentaristico, la regista Lila Avilés offre uno sguardo profondo sul tema dell’accompagnamento alla morte, sia del malato che delle persone intorno.

di Gabriele LINGIARDI

7 Marzo 2024

Chi non ha mai provato stress nell’organizzare una festa o aspettando gli ospiti? È proprio l’attesa di un lieto evento a permettere che subentri l’ansia. Quando le persone si accolgono con amore, tutto deve essere perfetto. Di amore parla Totem – Il mio sole, un film messicano che propone un’esperienza poco narrativa e tanto di realtà.

Accompagna, attraverso gli occhi di una bambina, all’interno di una famiglia non estesa, bensì stretta, per far fronte agli eventi. La piccola Sol arriva a casa dei nonni, dove trova le zie, i cugini e suo padre, in fin di vita per un tumore. La festa è per lui, tutti sanno che sarà l’ultima, a meno di un miracolo. La bambina ancora non se ne rende conto. Vissuto in superficie Totem – Il mio sole parla dell’accompagnamento alla morte, sia del malato che delle persone intorno. Invece la regista Lila Avilés ha uno sguardo più profondo. Spesso riesce a emergere (seppur faticando talvolta ad appassionare nella prima ora) grazie a un finale travolgente e rivelatore. Con inquadrature lunghe e camera a mano, la regia adotta uno stile quasi documentaristico per riprendere qualcosa impossibile da descrivere a parole, come l’approssimarsi della fine.

Problemi economici, superstizioni (prima della serata la casa viene bonificata dagli spiriti maligni), fragilità che esplodono (l’alcolismo della sorella). Di fronte all’angoscia più soffocante emerge però qualcosa che la cinepresa riesce a inquadrare bene più di quanto si farebbe ad occhio nudo. È l’amore che, anche una vita sulle soglie della morte, riesce a generare.

La festa di compleanno diventa per il malato un funerale in vita. Vinti gli impedimenti fisici e la voglia di restare nascosto in camera, l’uomo si presenta agli amici e è travolto da un grande saluto che lo avvolge. È lui che ha unito, anche solo per qualche ora, le esistenze fragili di persone semplici. Ha generato un caldo abbraccio. “Quanto amore”, dice osservando la compagnia. La stessa cosa dirà lo spettatore constatando il sentimento con cui l’autrice ha messo in scena la storia.

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La scheda del film

Regia di Lila Avilés. Con Naíma Sentíes, Montserrat Marañon, Marisol Gasé, Saori Gurza, Mateo Garcia. 

Titolo originale: Tótem. Genere Drammatico. Messico, Danimarca, Francia, 2023. Durata 95 minuti. 

Uscita cinema giovedì 7 marzo 2024 distribuito da Officine Ubu.

 

Temi: amore, morte, accompagnamento, famiglia, infanzia, malattie terminali, speranza,

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