Diario di un pellegrinaggio a Compostela

In treno a Leon con zaini in spalla e visita citta' si inizia ad essere pellegriniPartenza 7.00 da pensioncina ore 9 partenza treno 13.45 siamo a LeonNote/emozioni: Posteggiamo l'auto davanti alla stazione e con emozione diventiamo pellegrini con MocillaPaesaggi incantevoli in Galizia meritano una rivisitazionePrimi passi da pellegrini nella citta' di Leon e primi saluti di riconoscimento dai passantiFavolose vetrate Duomo, strana struttura di chiesa nella chiesa, Arrivo al rifugio del pellegrino mentre sta iniziando pioggerellinaIn camera con 1 spagnolo con tendinite ed una svizzera - che caos aprire zaino in camerataLella sembra molto preoccupata di non farcela.

Il progetto

Altre opere di Lorenzo Lotto

  ITALIA - Itinerari culturali Lorenzo Lotto -   -   - Lorenzo Lotto non ebbe una vita facile. Inquieto di fronte alla crisi delle certezze umanistiche, deluso da un mondo litigioso e corrotto, coraggioso nella proposta di una solidarietà tra gli uomini, l’artista ci svela ancor oggi un mondo dell’anima che un Rinascimento fatto di furbizie, di lotte, di ambizioni, di potere, di ricchezze, non conosce. La delusione, la speranza, il senso della vita e della morte sono le componenti fondamentali dell’arte lottesca. Egli è il pittore non già della Riforma protestante (come erratamente sospettato per lungo tempo), ma di un modo autenticamente cristiano, e profondo, di intendere la fede. Gli affreschi di Trescore Balneario, ad esempio, hanno l’intensità emotiva di una sacra rappresentazione secondo i canoni dell’antica e popolare tradizione. Ma, allo stesso tempo, per rendere più credibile il racconto, il Lotto anticipa certe conquiste moderne del narrare per immagini successive, realizzando quasi una sequenza cinematografica. I vari episodi di santa Barbara hanno l’immediatezza di una cronaca dove tutto è raccontato, dove le donne sono occupate nelle faccende domestiche, gli uomini uccidono, la violenza si consuma brutalmente, mentre la natura - il paesaggio e le serene colline immerse nel verde - sta a guardare impassibile. Prima d’essere narrati, questi fatti sono innanzitutto fatti della coscienza, dove tutto ritorna alla schiettezza delle origini, alla semplicità degli umili. Lorenzo Lotto, nell’oratorio Suardi come in buona parte della sua produzione artistica, respinge ogni legame con le regole rinascimentali, creando una simbiosi di immagini in cui l’unità di tempo e di luogo non è fisica ma "metafisica", e ha il suo centro nella pietà religiosa, nell’amore a Cristo. A Trescore, insomma, il maestro crea la "terza via" dell’arte del Rinascimento: mentre Raffaello nelle Stanze vaticane esalta la grandezza umana, mentre Michelangelo nella Sistina si interroga sulla fragilità derivata dal peccato, Lotto, di fronte al problema di un destino comune, invita alla fraternità e alla comprensione tra gli uomini.      

Lorenzo Lotto a Bergamo

L’arte di Lorenzo Lotto

ITALIA - Itinerari culturali Lorenzo Lotto - -   - e l'arte -   - Per lungo tempo trascurata, perfino denigrata, l'arte di Lorenzo Lotto è stata riscoperta è rivalutata solo nel nostro secolo. E la cosa non stupisce affatto, se si considera quanto la nostra civiltà, con i suoi travagli, le sue inquietudini e le sue contraddizioni, sia in qualche modo simile all'epoca in cui visse e operò il Lotto, lucido interprete della precarietà di un "mondo ideale" che si scopriva invece debole e incerto. Lotto è un uomo inquieto, ma il suo vagare è solo apparentemente senza meta, e il suo non è mai desiderio di evasione. Come pochi anni più tardi farà il Tasso in campo poetico, Lotto, attraverso la pittura, vive fino in fondo i problemi della coscienza, sentendo, ancor prima del Concilio di Trento, l'esigenza di una fede vissuta entro e non fuori la propria condizione di cattolico praticante, invocando una profonda e concreta riforma religiosa.Non partecipa a correnti, non fa gruppo, non ha allievi né discepoli: è solo, per scelta, ma anche perché emarginato da quanti non comprendono, o non accettano, il suo modo di concepire l'arte e la vita. È accusato di fare una pittura "popolaresca", poco raffinata, inadatta alle grandi basiliche e ai ricchi committenti. Ma la sua è una scelta morale. Mentre Tiziano, ad esempio, vive accanto agli uomini più potenti del suo tempo, principi e cardinali, Lotto sceglie intellettuali di provincia e parroci di campagna: non vuole stare dalla parte del più forte, perché sa che ciò vuol dire, quasi sempre, stare con chi opprime, con chi fa violenza, con chi si impone con arroganza. La vita di Lorenzo Lotto fu drammatica perché legata a quella legge non scritta della fedeltà alle proprie idee, che non gli permise rapporti facili con il prossimo e che spesso lo obbligò ad una dolorosa solitudine. Ma in lui rimase sempre una perfetta coerenza tra l'uomo e l'artista, una continuità di comportamento, una concordanza fra arte pittorica e sostanza morale che fanno del Lotto un personaggio assai raro nel suo e in ogni tempo. -    

San Marino Scalpellino

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