#Tag: profughi e rifugiati
Accoglienza e cura pastorale dei profughi ucraini, incontro a Seveso
Mercoledì 6 aprile serata proposta dalla Formazione permanente al Centro pastorale ambrosiano e su YouTube. Interventi di Valagussa, Bressan, Pagani e Braschi
Bonacina: «L’emergenza maggiore ora sono gli sfollati interni»
Per un attimo il "cessate il fuoco" a Mariupol per far evacuare i civili, poi i missili hanno ripreso a essere lanciati con violenza. Riccardo Bonacina, giornalista del magazine "Vita", che nei giorni scorsi si è recato a Siret per un reportage, ci racconta il dramma dei profughi in fuga: «Il flusso è diminuito perchè molti ora scelgono di rimanere dentro i confini, ma mancano i generi di prima necessità per tutti»
Caritas e Chiesa, i “numeri della solidarietà”
La Caritas-Spes stila un report su quanto i centri, le strutture e le parrocchie stanno facendo, sul territorio, per le persone colpite dalla guerra che non sono fuggite dal Paese
L’Arcivescovo: «“Il Segno” è per chi cerca “segni” di speranza nel quotidiano»
Alla presentazione del mensile diocesano rinnovato monsignor Delpini ha parlato dei profughi ucraini («dall’accoglienza un futuro da costruire per dare volto alla città di domani») e della visita pastorale a Milano («cerco di ritrovare i segni del Vangelo che si fa storia»)
Zuccolini: «Preoccupa la mancanza di iniziative di pace a livello europeo»
Roberto Zuccolini, della comunità di Sant’Egidio, riflette sull’inasprimento dei toni della guerra che si sta facendo ogni giorno sempre più cruenta. ©ITL/Radio Marconi
Bonacina: «L'emergenza maggiore ora sono gli sfollati interni»
Per un attimo il "cessate il fuoco" a Mariupol per far evacuare i civili, poi i missili hanno ripreso a essere lanciati con violenza. Riccardo Bonacina, giornalista del magazine "Vita", che nei giorni scorsi si è recato a Siret per un reportage, ci racconta il dramma dei profughi in fuga: «Il flusso è diminuito perchè molti ora scelgono di rimanere dentro i confini, ma mancano i generi di prima necessità per tutti» ©ITL/Radio Marconi
Zuccolini: «Preoccupa la mancanza di iniziative di pace a livello europeo»
Roberto Zuccolini, della comunità di Sant’Egidio, riflette sull’inasprimento dei toni della guerra che si sta facendo ogni giorno sempre più cruenta
Graglia: «Si negozia quando le armi tacciono»
Continua in modo sempre più cruento la guerra in Ucraina, si fa sempre più fatica a decifrare i bilanci ufficiali e i toni delle discussioni purtroppo si stanno alzando. In questi giorni sono previsti altri colloqui di pace che si spera porteranno prima o poi a un "cessate il fuoco". A Marconi Radio Aperta, Piero Graglia, docente di Storia delle relazioni internazionali all'Università Statale di Milano
Al via corsi gratuiti e intensivi di italiano per rifugiati ucraini
Tenuti da docenti certificati affiancati da una figura di supporto madrelingua. Metodologia didattica differenziata in base al target
«Moldova, povera ma solidale con i profughi ucraini»
Già transitate oltre 300 mila persone in fuga dalla guerra. Igor Belei racconta la missione sociale dell'Associazione “Diaconia”: distribuzione di aiuti, centri di accoglienza e anche un'azione di vigilanza contro possibili tratte di esseri umani
Aiuti e accoglienza, il doppio versante della solidarietà
Azione incessante in Ucraina e nei Paesi vicini, a Milano e in Diocesi. Prosegue con ottimi risultati la raccolta fondi per le vittime della guerra. Mentre si supporta il network internazionale, si avviano 11 nuove ospitalità
Sdraiati: «Lavoriamo con le istituzioni per il trasferimento dei profughi nelle comunità»
In Italia sono arrivati ad oggi 60.000 profughi ucraini. Anche Casa Monluè si sta attivando per l'accoglienza. A Radio Marconi, Francesco Sdraiati, responsabile dell'Area stranieri della Cooperativa Farsi prossimo
Le scuole dell’infanzia della Diocesi pronte ad accogliere i bambini ucraini
Sono 1.686 i posti messi a disposizione in oltre 350 materne di ispirazione cristiana
Graglia: «Si negozia quando le armi tacciono»
Continua in modo sempre più cruento la guerra in Ucraina, si fa sempre più fatica a decifrare i bilanci ufficiali e i toni delle discussioni purtroppo si stanno alzando. In questi giorni sono previsti altri colloqui di pace che si spera porteranno prima o poi a un "cessate il fuoco". A Marconi Radio Aperta, Piero Graglia, docente di Storia delle relazioni internazionali all'Università Statale di Milano
Sinibaldi: «Bisogni crescenti, i fondi raccolti dalle Caritas sono incredibilmente preziosi»
L'accoglienza dei profughi che scappano dalla guerra. Come vengono utilizzati i fondi raccolti da Caritas italiana e ambrosiana? Ne parliamo con Silvia Sinibaldi, direttrice per gli aiuti umanitaridi Caritas Europa
Sinibaldi: «I fondi raccolti dalle Caritas sono incredibilmente preziosi perchè i bisogni sono crescenti e variegati»
L'accoglienza dei profughi che scappano dalla guerra. Come sono stati utilizzati i fondi raccolti da Caritas italiana e ambrosiana? Ne parliamo con Silvia Sinibaldi, direttrice per gli aiuti umanitari di Caritas Europa
Sdraiati: «Lavoriamo con le istituzioni per il trasferimento dei profughi nelle comunità»
In Italia sono arrivati ad oggi 60.000 profughi ucraini. Anche Casa Monluè si sta attivando per l'accoglienza. A Radio Marconi, Francesco Sdraiati, responsabile dell'Area stranieri della Cooperativa Farsi prossimo
Pedrazzi: «Mandati di arresto per crimini di guerra? Difficile poi eseguirli»
Possibili crimini di guerra commessi dalla Russia. Ad accertarli sarà la Corte penale internazionale. Ce ne parla Marco Pedrazzi, docente di Diritto internazionale all’Università Statale di Milano
Brivio: «Non ci sono sfollati di serie A e serie B. Tutti hanno gli stessi diritti di essere aiutati»
Secondo i dati dell’Onu, sono quasi 10 milioni i profughi in fuga dall’Ucraina. Il cardinale Bassetti, introducendo i lavori del Consiglio permanente, ha ribadito che servirebbe un piano europeo per accoglierli. Ma il fenomeno è molto più ampio a livello internazionale. Paolo Brivio (caporedattore di Italia Charitas): «Gli sfollati interni sono passati da 15 milioni del 2010 ai 50 milioni attuali, di cui molti africani. Tutti hanno gli stessi diritti di essere aiutati». (Foto Sir)
Le donne ucraine: «I nostri figli ci chiedono: quando torniamo a casa?»
Sono uscite dal Paese in macchina, a piedi, sul treno, salutando i loro uomini, per portare in sicurezza figli e nipoti. Ad accoglierle in Slovacchia un popolo a braccia aperte