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Presentazione della prima guida ufficiale al percorso italiano, che attraversa pure Milano. Interverrà, tra gli altri, il Console Onorario d’Irlanda. L’appuntamento sarà preceduto da una camminata, con partenza da Chiaravalle e arrivo a S. Eustorgio

di Massimo Pavanello

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Cripta dell'abbazia di Bobbio

Il nostro tempo, come ogni tempo, ricerca un senso. Inteso, sia come direzione di marcia sia come significato. I percorsi che i pellegrini hanno tracciato nei secoli, ne sono segno e strumento.

Anche chi li intraprende solo per un breve tratto, si sente immerso in un orizzonte ampio.

Farne esperienza, è molto più facile di quanto sembri.

Se ne darà opportunità, ad esempio, domenica 3 aprile 2022 alle ore 16.00.

Presso la Basilica di Sant’Eustorgio – nella omonima piazza di Milano, con ingresso libero – si terrà la presentazione della prima guida ufficiale al percorso italiano de Il Cammino di San Colombano. È stata scritta da Caterina Barbuscia e Valeria Beretta, per Terre di Mezzo.

Nel dialogo, si alterneranno Luca Camisana, Parroco della Comunità Pastorale dei Santi Magi; Cosimo Damiano Meleleo, Responsabile Servizio Sistema Turistico Metropolitano; Antonietta Marsaglia, Console Generale Onorario d’Irlanda; Massimo Pavanello, Responsabile Turismo e Pellegrinaggi Arcidiocesi Milano; Mauro Steffenini, Presidente dell’Associazione Amici di San Colombano per l’Europa.

L’appuntamento culturale, per chi lo desidera, sarà preceduto da una camminata esperienziale. Si svolgerà in silenzio. Le drammatiche vicende del momento, suggeriscono di prendere sul serio il II capitolo della regola monastica di san Colombano: «Si stabilisce che la regola del silenzio debba essere osservata con grande diligenza, poiché è scritto: frutto della giustizia sono il silenzio e la pace».

Il ritrovo sarà, alle ore 14.00, presso l’abbazia di Chiaravalle – una tappa del percorso in oggetto – ad evocazione del monaco irlandese. Si sosterà poi, alle ore 14.30, presso Nocetum, una comunità che vive i principi esplicitati nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti. E che, insieme, è un nodo del Cammino dei Monaci, anch’esso inserito nella Rete dei Cammini Metropolitani.

Da lì, si raggiungerà la Basilica di S. Eustorgio, dove avrà luogo la presentazione della guida all’itinerario colombano. Si tratta di un percorso che si snoda dal confine svizzero sino a Milano, dove iniziano le 8 tappe finali che conducono a Bobbio.

Al tracciato spirituale, si affiancano attrattive culturali, ambientali, artigianali ed enogastronomiche.

Il Cammino di S. Colombano è candidato ufficiale per il riconoscimento di «Itinerario Culturale Europeo» del Consiglio d’Europa. È l’unico percorso – attraversante Milano – che sinora garantisce le caratteristiche richieste.

Parlare, in questo momento, di Europa e di impegno delle Chiese (Colombano è considerato santo da tutte le confessione cristiane), pare quanto mai opportuno. Tanto più, che fu proprio il nostro monaco a citare per primo il termine.

Di lui, papa Benedetto XVI ha chiosato: «Con buona ragione egli può essere chiamato un santo “europeo”. Era consapevole dell’unità culturale dell’Europa. In una sua lettera, scritta intorno all’anno 600 (…) si trova per la prima volta l’espressione “totius Europae – di tutta l’Europa”, con riferimento alla presenza della Chiesa nel Continente (cfr Epistula I,1). Con la sua energia spirituale, con la sua fede, con il suo amore per Dio e per il prossimo divenne realmente uno dei Padri dell’Europa: egli mostra anche oggi a noi dove stanno le radici dalle quali può rinascere questa nostra Europa».

Infine, qualche curiosità. Colombano significa «colomba bianca». Ad un suo miracolo, la tradizione fa risalire l’invenzione della dolce colomba pasquale. Introdusse – invece, certamente, con il Paenitentiale – l’uso della confessione privata in sostituzione di quella pubblica per il sacramento della penitenza. Tramite le sue numerose fondazioni, contribuì alla diffusione del monachesimo in Europa. È invocato, particolarmente, dai motociclisti.

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