L’annuncio di gioia del Natale va preparato. Per questo la prima via da percorrere è quella incontro al Signore Gesù. È Lui l’uomo vero che indica all’umanità strade nuove che conducono alla felicità. In oratorio siamo pronti a camminare su questa «via».


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«Dio ha voluto entrare nella storia come uno di noi e cambiare la vita degli uomini attraverso una trama di relazioni nata dall’incontro con Lui.» (dalla lettera pastorale «Il campo è il mondo»).
 

C’è una via da percorrere che precede tutte le altre: è la via che conduce all’incontro con il Signore Gesù, Colui che entra nella storia per trasformarla.

Nel tempo di Avvento la nostra animazione in oratorio si concentrerà ancora di più sulla ricerca di Gesù e sulla possibilità per i ragazzi di incontrarlo, attraverso le persone e i segni che la comunità mette a disposizione dei più giovani, perché possano fare esperienza della presenza di Dio nella loro vita.

La via incontro all’«uomo Gesù»!

A Natale incontreremo Gesù, il Figlio di Dio incarnato che si è fatto uomo. L’annuncio di gioia che daremo consiste nell’offrire al mondo la speranza di un cambiamento possibile: chi vuole essere un «uomo nuovo» può diventarlo davvero, mettendosi dietro al Signore che viene. È Lui «l’uomo perfetto» che tutti possono imitare per realizzare la loro vita. Noi di questo daremo testimonianza, creando le condizioni nel mondo perché chi cerca la felicità possa incontrare Gesù che viene e gustare la sua gioia.

Abbiamo dunque una grande responsabilità. L’hanno principalmente i credenti adulti ma ce l’hanno anche i ragazzi, anche i più piccoli, che sono chiamati a vivere da cristiani fin «da subito».

Grazie alle loro azioni e ai loro pensieri buoni e al loro carattere plasmato secondo il Vangelo, gli altri attorno a loro (amici, compagni, familiari, ecc.) potranno scoprire che nel mondo Gesù c’è veramente, e agisce attraverso chi ha fede in lui!

Chi incontra dei ragazzi speciali che credono nel Signore e una comunità di credenti che li accompagna con entusiasmo e con gioia può dire del Figlio di Dio questa cosa: «Nel mondo ci sei».

Questo è il tema dell’animazione del tempo di Avvento in oratorio nell’anno oratoriano «A TUTTO CAMPO».

 

Chi è il soggetto di «Nel mondo ci sei»?

Innanzitutto il primo soggetto è Gesù, venuto nel mondo per salvarlo! È l’annuncio del Natale che per essere accolto ha bisogno di una preparazione e di una conversione, a cui tutti siamo chiamati. Sentiremo spesso in Avvento l’esclamazione: «Preparate la via». È la via per andare incontro a Gesù, l’uomo vero. Vivere e mettere in pratica il Vangelo è il modo più autentico per percorrere questa «via» per questo, guardando a Gesù ogni settimana di Avvento, vedremo quale suo atteggiamento possa valere anche per noi (richiamando temi dettati dalla liturgia della parola domenicale): l’adesione al disegno del Padre, la capacità di perdonare e di prendersi cura degli altri, l’umiltà e la mitezza come base per costruire dialogo, la testimonianza che rivela la verità su Dio e la propria appartenenza a lui, la gioia del servizio e del dono di sé per il mondo.

La nostra vita cristiana ha già in sé questi atteggiamenti, noi siamo già testimoni della bellezza e della novità del Vangelo e quando la nostra coerenza vince sul male noi riusciamo a fare la differenza nel mondo. Per questo il secondo soggetto di «Nel mondo ci sei» siamo ciascuno di noi, ogni educatore e ogni ragazzo, chiamati a vedere il mondo con gli occhi di Gesù e ad agire di conseguenza.

Nel campo che è il mondo, il grano sta crescendo e maturando in modo inarrestabile. Anche se ci sono i segni della zizzania, lo stesso grano buono (che siamo noi) diventa segno della bontà di Dio che invade ogni angolo della terra. I ragazzi, con i loro familiari e i loro educatori, sono chiamati a essere un segno di bontà che diventa dimostrazione che Dio abita questo mondo!

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