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Tragedia

Il cordoglio dell’Arcivescovo e di Caritas Ambrosiana per il giovane annegato a Lecco

Bubacarr Darboe, 18enne gambiano, era ospite della Casa della Carità. Monsignor Delpini: «L’abbraccio paterno di Dio possa accoglierlo. E noi chiediamo la sapienza lungimirante per credere che il lago può inghiottire tutto, ma non il bene che si fa». Avviata una raccolta fondi per il rimpatrio della salma e i funerali

20 Luglio 2023
Bubacarr Darboe

A nome di tutta la comunità cristiana diocesana, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, desidera esprimere il cordoglio più profondo per la tragica morte di Bubacarr Darboe, il 18enne gambiano annegato mercoledì 19 luglio nelle acque del lago a Lecco, dove era arrivato dopo un viaggio durato alcuni mesi, che dal suo villaggio, Farato, lo ha portato ad attraversare il Sahara e a solcare il Mediterraneo per arrivare a Lampedusa.

Il giovane (nato il 6 febbraio 2005) era ospite dal giorno precedente della Casa della Carità, la struttura di accoglienza aperta da Caritas Ambrosiana nel cuore del capoluogo lariano, inviato insieme ad altri migranti dalla Prefettura di Lecco, in attesa dell’inserimento in un Cas (Centro di accoglienza straordinaria governativo), che avrebbe dovuto avvenire entro alcuni giorni.

Bubacarr e cinque connazionali, accolti in Casa della Carità insieme a un altro giovane migrante ivoriano, si erano recati al lago per trovare refrigerio date le alte temperature del periodo. La discesa in acqua gli è stata fatale. Probabilmente è stato colto da un malore, ha iniziato ad annaspare ed è finito sott’acqua, senza più riemergere. Per i soccorsi sono stati allertati i Vigili del Fuoco del Comando lecchese, con la squadra nautica e il nucleo sommozzatori elitrasportati; alcuni minuti dopo la segnalazione della scomparsa, il corpo del ragazzo è stato recuperato senza vita. 

Queste le parole dell’Arcivescovo: «La morte del giovane Bubacarr Darboe è motivo di desolazione e di sconcerto: una vita così giovane! Una storia così drammatica! Una accoglienza appena cominciata come promessa di una vita migliore! Una angoscia così profonda per chi invece era pronto a farsi carico di una promessa di futuro! Tutto si è inghiottito il lago! E viene la tentazione di pensare che le insidie del male divorino anche la speranza. Noi desideriamo che lo strazio, la desolazione, lo sconcerto diventino preghiera perché ci sia un abbraccio paterno di Dio ad accogliere e consolare Bubacarr, e ci sia il dono del Consolatore per coloro che gli hanno voluto bene. E ci sia per noi tutti una commozione intensa e una sapienza lungimirante per credere che il lago può inghiottire tutto, ma non il bene che si fa: è scritto infatti nel libro della vita che Dio custodisce».

La Caritas: «Giovane vitale, simpatico e curioso»

Anche Caritas Ambrosiana esprime le condoglianze più sincere alla famiglia, ad amici e connazionali, ai compagni di viaggio di Bubacarr.  «Atroce e beffardo, il destino di un giovane partito poco più di due mesi fa dal suo villaggio, Farato, e sbarcato a Lampedusa venerdì scorso, dopo aver attraversato Mali e il Sahara in Algeria, e aver solcato il Mediterraneo salpando dalla Tunisia. Tutto, per costruire a se stesso e alla famiglia d’origine (padre, madre, altri 3 fratelli e 2 sorelle, lui era il minore della nidiata) una vita migliore», si legge in una nota.

«Siamo sgomenti per l’accaduto e profondamente addolorati – afferma Luciano Gualzetti, lecchese, direttore di Caritas Ambrosiana – per la sorte toccata a un ragazzo che, come tanti suoi conterranei, coltivando un sogno di progresso personale e comunitario ha messo in gioco la sua vita, affrontato stenti e pericoli, dimostrato intraprendenza, forza d’animo e coraggio. Nelle poche ore in cui abbiamo potuto conoscerlo, si è dimostrato un giovane vitale, simpatico, curioso». Del suo gruppo, è quello che ha fatto più domande, stupendosi per il servizio gratuito dei volontari alla Casa della Carità, organizzando un video per ringraziare per l’aiuto materiale e l’accoglienza ricevuti, pregando martedì sera per oltre un’ora, lui musulmano osservante, per “recuperare” le preghiere che non aveva potuto fare nei giorni precedenti. Il suo sogno è svanito, con i suoi giorni, quando era a un passo dal cominciare a realizzarlo».

«Con la Prefettura, ci stiamo occupando dell’assistenza morale e psicologica ai compagni di viaggio di Bubacarr – conclude Gualzetti –. E abbiamo contattato sin da ieri sera padre, fratello, sorella e zio del giovane: al loro lutto e alla loro disperazione Caritas Ambrosiana e decanato di Lecco intendono rispondere tramite la preghiera di domenica, durante la Messa delle 10 nella Basilica di San Nicolò, e una raccolta fondi solidale, per finanziare il rimpatrio della salma e consentire il funerale nel luogo di nascita. E magari, se sarà possibile, realizzare un piccolo segno di solidarietà e speranza, che sostenga la famiglia e la comunità d’origine ed esprima la convinzione che il viaggio di Bubacarr non è stato vano».

«Desideriamo sensibilizzare la comunità su questa tragedia che corre rischio di passare in osservata, di pregare per questo ragazzo e per chi è in questa tragica situazione – aggiunge il Prevosto di Lecco, monsignor Davide Milani -. Il fatto che sia annegato nei pressi della statua di San Nicolò ci provoca e ci interroga. Un santo della carità come San Nicolò, che attraverso la sua statua ha “visto“ questa tragedia, chiede anche a noi di “vederla“ non solo con gli occhi, ma anche con il nostro cuore»

La raccolta fondi

CON CARTA DI CREDITO ONLINE 

▪ IN POSTA C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus – Via S. Bernardino 4, 20122 Milano

▪ CON BONIFICO C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus (IBAN:IT82Q0503401647000000064700)

Causale: In ricordo di Bubacarr / Le offerte sono detraibili fiscalmente

 

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