Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Si indicano i più importanti interventi dovuti al sacerdote in quanto cittadino (dalla normativa nazionale e regionale)

Livello nazionale

  1. Indennità di accompagnamento: si tratta di un contributo mensile assegnato in caso di totale non autosufficienza accertata da apposita commissione medico-legale. L’importo mensile per il 2025 è di € 542,02 ed è erogato indipendentemente dai redditi.
  2. Amministratore di sostegno: la persona, in situazione di non autosufficienza ha la possibilità di (far) richiedere al Giudice Tutelare la nomina di un “Amministratore di sostegno” che può essere preventivamente indicato dallo stesso interessato.

Livello regionale

  1. Assistenza domiciliare integrata (ADI)
    Si tratta di interventi sociosanitari erogati al domicilio della persona: sono differenziati e possono essere attuati tutti i giorni della settimana (con riferimento alla valutazione clinica). La richiesta deve essere fatta dal medico di medicina generale. Nel caso di particolare gravità, possono essere richieste le cure palliative domiciliari.
  1. Residenzialità assistita per sacerdoti: si tratta di un di un intervento residenziale, in comunità dedicate, per sacerdoti parzialmente non autosufficienti; la Regione assegna, con riferimento al quadro clinico, un voucher giornaliero di € 10,00 o 18,00 o 24,00 direttamente alla Strutura.
  2. RSA aperta: si tratta di un insieme di interventi effettuati prevalentemente al domicilio, per persone non autosufficienti da personale qualificato  di una RSA accreditata che ha stipulato apposito contratto con le Agenzie di Tutela della Salute. La domanda viene fatta direttamente alla RSA che effettua la Valutazione Multidimensionale dei bisogni della persona e nel caso predispone  un Progetto assistenziale individuale (PAI) di presa in carico .
  3. Interventi per persone non autosufficienti.
    Per supportare le spese di assistenza alle persone gravemente non autosufficienti, la Regione garantisce per il 2025 (misura cd B1) un contributo differenziato da € 565,00 a 1.300,00 mensili (assistenza indiretta)  e/o un voucher per acquistare prestazioni di assistenza sociosanitaria da parte di Enti Erogatori accreditati con l’ATS (assistenza diretta ).
    Per persone non autosufficienti (misura cd B2) possono  essere riconosciuti un contributo economico  e/o un voucher sociale che vengono determinati nell’ambito delle progammazioni territoriali dei Piani di  Zona attraverso specifici bandi.
  4. RSA
    Le Residenze Sanitarie Assistenziali sono strutture residenziali destinate ad accogliere persone anziane non autosufficienti, alle quali garantiscono interventi di natura sociosanitaria. La domanda di inserimento viene effettuata direttamente alla RSA. È previsto il pagamento  di una retta mensile da parte dell’ospite  e,  per le strutture a contratto con le ATS, circa il 50% del costo è carico del Fondo sanitario regionale.

Livello comunale

Il Comune può garantire interventi sociali come il servizio di assistenza domestica (SAD), i pasti a domicilio, una comunità alloggio e/o un  bonus sociale, con riferimento al proprio Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE). C’è anche la possibilità di chiedere un contributo economico al Comune, per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel proprio domicilio.