Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Noi non comprendiamo che la vita è paradiso, poiché basta desiderare di comprenderlo, e subito il paradiso apparirà dinnanzi a noi in tutta la sua bellezza. (Dostoevskij)

di Mirko Guardamiglio

SAmbrogio_Garbagnate

Per introdurci alle lettura del testo redatto da Luisa Carolina Valsecchi, Roberto Andreoni e Giacomo Luzzana riportiamo le parole di Carlo Capponi:

«Perché fermarsi per vedere una chiesa come tante che segnano il nostro territorio? Isolata, semplice architettura, circondata da una recinzione che la separa dalla vita, con una piccola area verde. […]

La sua posizione, fuori dal centro urbano, dovrebbe subito far pensare alla sua antichità. Solo in età moderna si costruirono chiese che fossero comode per gli abitanti e non più […] luoghi di relazione tra una attività di lavoro, spesso duro e faticoso, e il momento del riposo. Così questi luoghi capaci ancora oggi di tessere una feconda memoria devono essere recuperati al godimento e alla comprensione. Oltre a ridare un senso al nostro essere qui ora, comunque radicati nella fede concreta e operosa dei nostri padri, la chiesa di Sant’Ambrogio ci ha ridato degli aspetti della storia dell’arte e dell’architettura di altissimo livello. In questo importante volume sono descritti gli affreschi ritrovati, ancora in misura maggiore di quanto si poteva intuire sotto a strati di tinte incolori, e l’antica tipologia della chiesa ad absidi appaiate, distrutte per volere di San Carlo ma ben attestate dai documenti delle Visite Pastorali e da scavi archeologici, come recentemente avvenuto anche nella Parrocchia di San Pietro Sovera nel comasco. Elementi tutti che fanno di questo luogo un sito particolarmente ben meritevole delle attenzioni di una equipes di tecnici appassionati e di alta specializzazione, come documentato nei loro testi qui presenti, grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e della Fondazione territoriale di Lecco. […]

In un tempo distratto dai veloci trasporti, dalle frenetiche immagini che ci bombardano e assopiscono la mente, qui possiamo ritrovare uno spazio, “un luogo” che ci renda l’esperienza di relazione vere fra noi, perché capaci di vivere una memoria che non è mero pensiero ma un rapporto in grado di costruire per ogni persona la consapevolezza di alterità».

 

FONTE:
L.C. Valsecchi, Storia di un antico oratorio campestre, Bellavite, Missaglia (LC) 2019.

Ti potrebbero interessare anche: