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Lo studio del passato e la presentazione della sua ricostruzione storica può essere considerata una delle molteplici forme della cura pastorale parrocchiale

di Michele Montecchio

San_Zeno

Spesso si pensa che il passato di un territorio possa interessare solo gli storici locali o qualche curioso che non si accontenta di leggende tramandate.

È invece originale constatare che questo tipo di approfondimento sia una delle molteplici forme in cui si articola la pastorale parrocchiale come, ad esempio, quella della parrocchia di San Zeno in Olgiate Molgora.

In particolare gli ultimi 25 anni hanno visto un rifiorire dell’interesse storico e artistico grazie a don Giancarlo Cereda (parroco dal 1994), sotto il cui ministero sono stati intrapresi numerosi lavori di restauro degli immobili e di divulgamento.

 

Occorre però fare due premesse.

In primo luogo questo risveglio culturale non sarebbe stato possibile senza un elemento fondamentale: l’Archivio Parrocchiale; grazie al suo riordino e ad un’accurata inventariazione dei documenti nel 1995, è stato possibile attingere ad informazioni fino ad allora sconosciute.

In secondo luogo la parrocchia di San Zeno è composta da numerose frazioni, le più grosse delle quali vedono la presenza di una piccola chiesa: abbiamo così, oltre alla parrocchiale dedicata a San Zeno (1750), le chiese dedicate ai Santi Rocco e Sebastiano in Monticello (1919), a San Biagio in Mondonico (1536), alla Madonna Addolorata in Porchera (1587) e a San Carlo presso il bosco del Foppone (1630). Quest’ultima risulta essere particolarmente suggestiva perché immersa nelle circostanti bellezze naturali.

 

La chiesa parrocchiale e quella di Mondonico avevano ormai bisogno di restauro, mentre quella del Foppone era ridotta a un rudere. Per questo si intrapresero dei lavori che videro il recupero dapprima della chiesa di San Carlo (1998), poi quella di San Biagio (2003) ed infine la grande chiesa di San Zeno (2006).

Le storie di queste chiese ed il loro restauro sono state mostrate alla comunità parrocchiale attraverso la pubblicazione di vari volumi, come «La chiesa di S. Carlo al Foppone», «S. Biagio in Mondonico» ed infine un vero e proprio capolavoro, «S. Zeno, lo splendore svelato» (2008), scritto dagli storici locali Lorenzo Brusetti e Massimo Cogliati con prefazione di monsignor Bruno Maria Bosatra (direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Milano). Quest’ultimo libro in particolare offre ai lettori una appassionante e dettagliata storia della Parrocchia in una struttura dialogica, a «botta e risposta», con anche un capitolo dedicato all’arte della chiesa di San Zeno. I parrocchiani hanno così potuto scoprire come l’attuale chiesa parrocchiale nel ‘700 è andata a sostituirsi ad una chiesa più antica (divenuta troppo piccola per la popolazione crescente) che insisteva tra l’odierna sacristia e la canonica; hanno potuto comprendere la preziosità degli affreschi cinquecenteschi rinvenuti nella chiesa di Mondonico; hanno potuto approfondire la storia della chiesa di San Carlo, nel ‘600 lazzaretto per gli appestati e che dal 1918 ospita la statua della Madonna della Vittoria e della Pace, realizzata per la «felice» conclusione della Grande Guerra. L’ultima pubblicazione, «Voci dalla Storia» (2015), è incentrata sulle figure di tutti i parroci che si sono succeduti a San Zeno dal XVI secolo ad oggi ed è scritta come una raccolta fittizia di articoli giornalistici.

Certo, questo non esaurisce la pastorale di una Parrocchia, ma sicuramente ha potuto dare un contributo decisivo per far prendere coscienza di essere parte viva di una comunità cristiana.

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