Il santuario, si è sviluppato lungo i secoli attorno al dipinto di Maria che allatta Gesù (1497) tuttavia si hanno notizie storiche più precise con la visita pastorale di s. Carlo Borromeo (1574)

Leggendo con attenzione Carmen Taiana (a cura di), La Madonna del Latte. Santuario della Beata Vergine di S. Lorenzo. Guanzate (Como), Diocesi di Milano scopriamo che il santuario di Guanzate sorge su un’area che nell’antichità si presume fosse destinata al culto di divinità pagane. L’avvento del cristianesimo portò alla costruzione di una prima chiesa dedicata al martire s. Lorenzo. In epoca romana (XI-XII sec.) la chiesa subì un globale rifacimento, successivamente, con il trasferimento delle funzioni liturgiche alla chiesa costruita sul punto più alto del paese, l’edificio fu sottoposto ad ulterori trasformazioni avviandosi, tuttavia, verso un progressivo decadimento. Probabilmente, per reazione a tale degrado un ignoto guanzatese (Giovanni Antonio fu A.) volle dare nuovo valore alla chiesa commissionando nel 1497 il famoso affresco raffiguarante la Beata Vergine mentre allatta il bambino Gesù. Le notizie storiche riprendono nel 1574 con la visita pastorale di s. Carlo Borromeo al termine della quale fu ordinato che la chiesa di s. Lorenzo fosse demolita perché in rovina mentre fosse ampliata la chiesa parrocchiale. In particolare gli Atti della Visita pastorale sono datati 26 ottobre 1574 (ASDMi, Sez. X «Visite pastorali», Appiano, Vol. X, Fasc 1-2) mentre le Ordinazioni sono datate 5 novembre 1574 (ASDMi, Sez. X «Visite pastorali», Appiano, Vol. XVII, Fasc. 1-4). Le disposizioni del Cardinale, tuttavia, vennero eseguite in modo parziale dato che la chiesa parrocchiale venne ingrandita ma quella di s. Lorenzo non venne abbattuta. Nel settembre 1661, fu benedetta la ricostruita cappella maggiore dell’oratorio di s. Lorenzo: intitolata all’Immacolata concezione, progettata da Isidoro Blanco (Bianco) da Campione e successivamente dotata di una statua lignea della Madonna dell’Apocalisse. Nel 1717 la chiesa venne allargata inglobando l’antica cappelletta contenente l’affresco della Madonna del Latte che, per l’occasione, venne ristrutturata. Nel 1680 venne costruito l’ampio viale che porta al santuario e, nel 1818, fu abbellito con la costruzione sia delle 14 cappelle della via Crucis sia dell’ingresso ad esedra dove sono collocati i quattro profeti maggiori: Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Infine nel 1873 venne edificata la cappella «di destra», dedicata a s, Giuseppe, con l’intento di creare una simmetria estetica a tutto il complesso. Le tre cappelle furono rese comunicanti attraverso due arcate.