Quando le serie diventano maratone digitali
Collaboratore ufficio comunicazioni sociali

In un’epoca in cui le piattaforme streaming dominano le nostre serate, c’è un’espressione che racconta bene un nuovo modo – a tratti compulsivo – di vivere l’intrattenimento: binge-watch. Un termine inglese ormai familiare anche in italiano, che descrive il fenomeno delle “abbuffate” di episodi guardati uno dopo l’altro, senza sosta.
Maratone da divano
Letteralmente, binge-watch unisce le parole binge (abbuffata) e watch (guardare). Il risultato? Una visione continua, spesso per ore, di una serie TV o di più film, senza le pause che un tempo erano dettate dal palinsesto televisivo. L’arrivo di Netflix, Prime Video, Disney+ e simili ha rivoluzionato le abitudini dello spettatore medio, rendendo disponibile intere stagioni in un clic. Addio all’attesa settimanale, benvenuta maratona notturna.
È così che “solo un altro episodio” diventa “finisco la stagione stasera”. Un loop in cui il tempo vola e l’orologio si fa beffa della nostra forza di volontà.
Un fenomeno culturale
Non si tratta solo di intrattenimento: il binge-watching è diventato anche un gesto sociale. Guardare tutti insieme una nuova stagione, commentarla, condividere teorie e emozioni, è parte dell’esperienza. Le piattaforme lo sanno, e costruiscono i loro contenuti pensando proprio a questa fruizione intensiva: trame avvincenti, episodi brevi, finali sempre in sospeso. Un invito costante a restare davanti allo schermo.
Il binge-watch, in fondo, ci immerge completamente in una storia. Ci fa sentire parte di un racconto collettivo, di una community globale che “vive” le serie come eventi culturali condivisi.
I rischi dell’eccesso
Come tutte le “abbuffate”, però, anche quella mediatica può lasciare strascichi. Se occasionale, è un modo efficace per rilassarsi. Ma se diventa un’abitudine quotidiana, può influenzare negativamente il nostro benessere. I sintomi sono noti: sonno compromesso, difficoltà di concentrazione, sedentarietà, isolamento sociale.
L’attenzione va quindi riportata all’equilibrio. L’intrattenimento è un dono, ma la vita vera ci aspetta fuori dallo schermo. Un episodio in più non è un problema. Ma forse, ogni tanto, serve anche un episodio in meno.
Una nuova forma di narrazione
Il binge-watch è una delle parole chiave del nostro tempo digitale. Rivela quanto siano cambiate le nostre abitudini, ma anche quanto il desiderio di storie – ben raccontate e coinvolgenti – sia rimasto immutato. La differenza è che oggi le viviamo tutte d’un fiato, con la stessa voracità con cui leggiamo un romanzo avvincente.
In definitiva, il binge-watch non è solo una tendenza: è il simbolo di un modo nuovo di costruire e consumare narrazione, dove l’accesso immediato e l’immersione totale sono la regola. Ma anche qui, come in ogni maratona, ogni tanto serve fermarsi e riprendere fiato.
Alla prossima tappa, per scoprire insieme un’altra parola del web.
