Percorso socio-politico ispirato alla dottrina sociale della Chiesa per leggere le sfide del presente e agire per il bene comune. Tre incontri alla Fondazione Ambrosianeum il 15/1, 14/2 e 17/3
Responsabile del Servizio per la Pastorale Sociale e il Lavoro

La Diocesi di Milano propone per l’anno 2025-2026 un percorso socio-politico intitolato Custodire l’umano: terra, casa e lavoro, pensato per chi desidera comprendere in profondità le sfide del presente, orientare le proprie scelte alla luce della fede e contribuire alla costruzione di una società più giusta, solidale e fraterna. Non si tratta di una semplice serie di incontri, ma di un cammino generativo, uno spazio di riflessione, dialogo e confronto, dove conoscenza ed esperienza, pensiero e azione, fede e responsabilità sociale si intrecciano in un percorso di crescita comune.
Il percorso nasce dalla convinzione che la fede non possa restare confinata nella sfera privata, ma chiami ciascuno a prendersi cura del mondo, delle relazioni e delle comunità, riconoscendo la dignità di ogni persona e impegnandosi concretamente per il bene comune. Custodire l’umano significa assumersi la responsabilità di ciò che è fragile, prezioso e indispensabile alla vita individuale e comunitaria, leggere i segni dei tempi e le ferite del mondo, e tradurre questa consapevolezza in azioni concrete, coerenti e sostenibili.
Le tre dimensioni fondamentali della dignità – terra, casa e lavoro – guidano il percorso e costituiscono il filo conduttore della riflessione. La Terra è la nostra casa comune, non solo uno spazio fisico, ma un dono da custodire e valorizzare: ogni gesto umano ha effetti sulla vita degli altri e sul futuro del pianeta. La Casa rappresenta stabilità, appartenenza e identità: garantire a tutti un tetto significa tradurre in pratica fraternità, coesione sociale e rispetto per la dignità di ciascuno. Il Lavoro è il principale strumento di partecipazione e realizzazione personale: attraverso esso, ogni persona può contribuire al bene comune e costruire una società più giusta e accogliente.
Il percorso si colloca nel solco della dottrina sociale della Chiesa, illuminata dal Magistero recente. Fin dalle prime pagine della prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV, Dilexi te, emerge una continuità profonda con Papa Francesco. Leone XIV raccoglie il lavoro che Francesco stava preparando negli ultimi mesi della sua vita, arricchendolo di riflessioni personali all’inizio del suo pontificato. In questo modo, il documento conferma che l’amore verso i poveri e l’impegno per la giustizia sociale non sono temi accessori della fede cristiana, ma ne costituiscono il cuore pulsante. La centralità dei poveri rimane un criterio imprescindibile di santità e fedeltà al Vangelo.
Il cammino socio-politico proposto si ispira inoltre al paradigma dell’ecologia integrale, che invita a comprendere le crisi sociali, economiche, ecologiche, antropologiche e spirituali come realtà interconnesse. Questa visione sollecita ciascuno a prendersi responsabilità concrete per costruire un cambiamento sociale autentico e inclusivo, promuovendo giustizia, fraternità e sostenibilità. Custodire l’umano diventa così un compito concreto e urgente: servono sensibilità, pensiero critico e azione civica, intrecciati con la fede e la riflessione morale.
Il percorso riprende anche le indicazioni del Discorso alla città pronunciato dall’Arcivescovo Delpini nella solennità di Sant’Ambrogio, un momento di dialogo e di riflessione sulla realtà urbana come luogo di relazioni, responsabilità civica e partecipazione collettiva. Le parole dell’Arcivescovo diventano punto di partenza per analizzare le sfide contemporanee: povertà, precarietà abitativa, crisi ambientale, disuguaglianze economiche e fragilità sociali. Completano il quadro gli incontri zonali con amministratori locali, occasioni di confronto che uniscono impegno sociale e attenzione pastorale per definire passi concreti, profetici ed evangelici.
Per tradurre in pratica queste idee, Dilexi te propone tre direttrici fondamentali: la prossimità accogliente, fatta di gesti semplici e quotidiani che incarnano la carità; l’impegno per trasformare strutture sociali ingiuste, la dimensione politica della fede; e il Lavoro, come strumento di dignità e partecipazione, attraverso cui costruire comunità solidali e inclusive. Queste linee guida costituiscono la bussola del percorso, offrendo strumenti concreti per tradurre la riflessione in azione senza separare teoria e pratica.
Il percorso vuole essere anche uno spazio di incontro e dialogo, dove conoscenze, esperienze e riflessioni si confrontano con la vita reale. Gli incontri saranno animati da relatori, esperti, docenti, testimoni e cittadini attivi, presentati di volta in volta, che offriranno chiavi di lettura, competenze e spunti concreti di riflessione. Ogni incontro diventa così luogo generativo di pensiero e crescita, un’opportunità per interrogarsi sul presente e progettare insieme il futuro. Le tematiche principali individuate per quest’anno comprendono: il Lavoro, come strumento di dignità e partecipazione; l’Abitare e la città, con attenzione alla qualità dello spazio umano e delle relazioni; e l’Ecologia integrale e la responsabilità sociale, come strumenti per costruire comunità sostenibili e solidali.
Gli appuntamenti confermati si terranno presso la Fondazione Ambrosianeum (Via delle Ore 3, Milano – scarica la locandina):
- 15 gennaio 2026 – ore 18.30: tema del Lavoro, con Mauro Magatti, sociologo ed economista, che guiderà la riflessione sul futuro del lavoro, sul valore della partecipazione attiva e sdi dondonul rapporto tra impresa e comunità.
- 14 febbraio 2026 – ore 10.00: tema dell’Abitare, con Silvano Petrosino, filosofo, che approfondirà il significato dello spazio umano e l’importanza di custodire luoghi di accoglienza, stabilità e relazioni autentiche.
- 17 marzo 2026 – ore 18.00-20.00: tema dell’Ecologia integrale e responsabilità sociale, con Ilaria Beretta, giornalista e docente, che offrirà strumenti e riflessioni per promuovere pratiche sostenibili e comunità solidali.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti coloro che desiderano pensare insieme la bellezza dell’impegno sociale e politico.
Iscrizione obbligatoria, cliccare QUI
È possibile iscriversi all’intero percorso o a singoli incontri.
Per ogni incontro seguirà locandina specifica con il programma dettagliato.
Per informazioni: sociale@diocesi.milano.it
Il cammino invita ogni partecipante a toccare, comprendere e trasformare le ferite del mondo, facendo del bene comune una realtà concreta e quotidiana. È uno spazio dove la fede si traduce in impegno, la speranza in responsabilità e la carità in giustizia sociale; dove terra, casa e lavoro non sono concetti astratti, ma segni tangibili di una società che cresce nella giustizia, nella fraternità e nella cura reciproca. Il messaggio che guida il percorso è chiaro: il bene comune non è una teoria da discutere, ma una vita da condividere. Se nei poveri e negli esclusi Dio ha ancora qualcosa da dirci, allora il futuro della Chiesa e del mondo passa attraverso la capacità di ascoltarli, camminare con loro e imparare da loro, trasformando le sfide del presente in opportunità di crescita e segni concreti del Regno di Dio.
La Diocesi di Milano invita ciascun partecipante a custodire l’umano, a impegnarsi con responsabilità e generosità, e a contribuire alla costruzione di un bene comune reale, condiviso e duraturo.