Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Questo canto è stato composto sulla figura di Charles de Foucauld, cara a molti per il suo fascino e la sua innegabile attualità. Nello scrivere e comporre questo canto abbiamo cercato di mettere in luce, per quanto possibile, tutta l’intensità e l’unicità della sua incredibile vita di «esploratore e profeta di fraternità universale» (M.D. Semeraro). Per questo motivo, il testo del canto è composto interamente da citazioni, più o meno letterali, di suoi scritti e sue lettere, senza rielaborazioni eccessive da parte dell’autore. Si è voluto tentare, così facendo, di mantenersi fedeli alla sensibilità di fratel Carlo e di far ascoltare la sua stessa voce attraverso il canto, con tutta la sua freschezza e profondità evangelica. La musica, composta da Isaia Ravelli, è caratterizzata da particolare delicatezza e, grazie all’andamento suggestivo e disteso, comunica un senso di pace e invita alla contemplazione. Il ritornello, in particolare, eseguibile sia in polifonia che a una sola voce, è semplice da cantare e, al contempo, decisamente toccante. Anche le strofe sono molto dolci e scorrevoli e invitano all’indugio sulle parole del testo. Come dicevamo sopra, il testo, composto da Gianluca Chemini, è completamente basato sugli scritti di Charles de Foucauld e riprende alcune fra le sue più note ed evocative immagini. Il canto è disponibile anche in una versione per chitarra e voce, realizzata da Franco Lazzari.

Spartiti
Versione originale
Versione Chitarra – semplificata
Spartito Chitarra

Audio