Si è tenuta in Duomo la tradizionale Veglia presieduta dall’Arcivescovo, durante la quale è stato consegnato il Credo ai catecumeni
Foto Agenzia Fotogramma«Ci sarà un rimedio alla notte che hai dentro? La notte fatta di spaventi e di vergogna, di smarrimenti e inquietudini, la notte delle solitudini, delle cattive compagnie, delle domande senza risposta, dei presentimenti scoraggianti, la notte delle lacrime di cui nessuno può sapere». È la domanda con cui l’Arcivescovo apre la sua omelia nella Veglia in Traditione Symboli, quasi guardando negli occhi i più di 2000 ragazze e ragazzi che ha di fronte in Duomo, è la stessa che attraversa spesso, come una ferita sanguinante, tanti giovani. Come quelli che si affollano tra le navate della Cattedrale, che lo ascoltano attenti, che prendono parte a ogni momento della Veglia, quest’anno particolarmente suggestiva, tra cambi di luce, canti, coreografie.
L’arcivescovo con i catecumeni in un incontro privilegiato a loro dedicato
«Siete la freschezza che risveglia la Chiesa»
l’Arcivescovo celebra la Veglia in Traditione Symboli per catecumeni e giovani
«La luce mite ma invincibile di Gesù illumina la notte che hai dentro»
la veglia