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La testimonianza

Un cammino che prosegue
dopo il confronto col Vescovo

Cosimo Iacca, segretario del Consiglio pastorale ad Arosio, racconta le tappe successive alla visita di Scola al Decanato di Cantù, in particolare l’incontro col Vicario di Zona: «In ogni momento della giornata riportava le parole del Cardinale»

di Luisa BOVE

3 Gennaio 2016

Alla visita pastorale nel Decanato di Cantù, svoltasi a Vighizzolo a fine ottobre, ha partecipato una cinquantina di fedeli della comunità parrocchiale di Arosio, giunti in pullman all’appuntamento con l’Arcivescovo. A vivere quest’esperienza c’era anche Cosimo Iacca (detto Mimmo), infermiere, marito e padre di due figlie piccole, neo eletto e segretario del Consiglio pastorale. «La mia è una piccola responsabilità – assicura -, ma sono molto contento perché stiamo diventando un bel gruppo e cerchiamo di lavorare insieme».

Dopo l’incontro con il cardinale Scola i consiglieri si sono riuniti «per mettere a tema e programmare» la visita del Vicario episcopale di Zona, monsignor Patrizio Garascia, svoltasi il 3 dicembre. «La visita era strutturata in una sola giornata – continua Mimmo -, quindi abbiamo cercato di individuare i luoghi più significativi». Dopo l’accoglienza alle 9 in casa del parroco di Arosio, la visita di monsignor Garascia è iniziata con l’incontro dei residenti delle due case di riposo; tappa successiva all’auditorium comunale, con i bambini delle scuole elementari e medie: «È stato un momento molto bello perché presidi e insegnanti hanno saputo coinvolgere i ragazzi, preparati con canti e domande rivolte al Vicario episcopale, che al termine ha dato la benedizione natalizia». Poi la delegazione si è spostata alla scuola parrocchiale dell’infanzia “Casati San Giorgio”, sempre ad Arosio, gestita dalle suore di Santa Giovanna Antida Thouret, dove anche i piccoli hanno cantato e incontrato monsignor Garascia.

«Nel pomeriggio abbiamo fatto visita agli ammalati – spiega ancora Mimmo -, ma il tempo era tiranno e siamo riusciti a vedere solo tre persone: un uomo sui sessant’anni, malato di Sla e allettato da anni, era commosso e dimostrava la sua felicità lanciando messaggi attraverso il movimento degli occhi; il responsabile storico dell’Azione cattolica in parrocchia; una ragazza tracheotomizzata, colpita da una malattia neurologica». «Dalla visita del Vicario – aggiunge – traspariva, attraverso la sua presenza, la vicinanza stessa del cardinale Scola. Monsignor Garascia, infatti, in ogni momento strutturato della giornata riportava sempre le parole dell’Arcivescovo. Uno dei momenti più significativi è stato nel tardo pomeriggio, quando ci siamo radunati in chiesa con tutti i bambini del catechismo. Il Vicario episcopale ha tenuto una lezione parlando della Chiesa, della Diocesi e delle sue funzioni; poi i ragazzi, curiosi, gli hanno rivolto molte domande sulla sua vita, sul suo incontro con Gesù, sulla sua giornata…».

Prima della Messa con tutta la comunità, si è tenuto un incontro con il Consiglio pastorale, in cui è stato presentato il cammino dell’anno giubilare: «Stiamo riflettendo molto sulla Bolla papale e a dicembre abbiamo portato in parrocchia una mostra dal titolo “I volti della misericordia”». L’ultima tappa dopo cena prevedeva l’incontro con tutti i responsabili delle diverse realtà presenti: l’Azione cattolica, la Caritas, le Acli, il Gruppo della terza età, la Pastorale giovanile, lo stesso Consiglio pastorale… «È stato un momento di lavoro e di confronto che si è concluso verso le undici di sera». Ora il cammino continuerà più spedito in gennaio.