Ieri la presentazione del programma di Oralimpics ha coinciso con l'assegnazione delle Olimpiadi invernali a Milano-Cortina. Protagonisti attorno al Palazzo della Regione e a Porta Nuova i ragazzi degli oratori che con la loro attesa festosa e la loro esultanza hanno resa ancora più bella la gioia della vittoria!


dav

“We dream together”, è questa la forza dei ragazzi, che si prendono per mano e trasformano le paure in coraggio, le speranza in possibilità. Il giorno della presentazione ufficiale, lunedì 24 giugno, a Palazzo Lombardia a Milano, del palinsesto delle attività e degli eventi che caratterizzeranno la terza edizione di Oralimpics – le Olimpiadi degli Oratori dedicate ai preadolescenti, è stato vissuto, sin dal mattino, dalle Istituzioni e le federazioni sportive coinvolte, nel segno dell’attesa per l’assegnazione della candidatura per i Giochi invernali del 2026: una coincidenza simbolica e particolare, in un crescendo di emozioni e di aspettative, con il trascorrere delle ore, che ha contagiato anche i più piccoli. I ragazzi di alcuni oratori di Milano, accompagnati dai loro sacerdoti, con consacrate, educatori e animatori, hanno scelto di vivere insieme, sotto il grattacielo di Porta Nuova, in piazza Gae Aulenti, l’attesa della proclamazione del vincitore. L’oratorio San Giovanni Bosco del decanato Affori, gli oratori della Comunità pastorale Maria Madre della Misericordia, i ragazzi della Comunità pastorale Paolo VI… Lì, a riempire la piazza, con i cittadini milanesi, adulti, curiosi o appassionati, anche loro, i ragazzi degli oratori, condividendo l’attesa. Quale significato ha avuto la loro presenza, in questo momento, ce lo spiega don Stefano Guidi: «La bellezza di coinvolgerli in un evento importante per la città e per la regione, farli partecipare, sognare, gioire insieme… infondergli speranza e fiducia nel futuro».

Il fatto che  i ragazzi degli oratori siano stati insieme a condividere un’attesa e poi la gioia di una bella notizia è qualcosa di molto bello: è straordinario coinvolgere centinaia ragazzi in una giornata così importante, non solo per la data del 2026 ma che presuppone un percorso di preparazione intenso nei prossimi anni. Già oggi inizieranno a sentirsi parte di qualcosa di grande che potrà migliorare alcuni aspetti della città…

 

Oratori in prima fila

Oratori in prima fila, insomma, quando c’è da mettersi in gioco, nei momenti belli ed importanti, e quando si parla di sport, vissuto in modo sano, educativo. Vengono distribuiti cappellini e gadget. Sono ore decisive per la sfida tra Milano-Cortina e Stoccolma-Aare per l’assegnazione dell’Olimpiade invernale del 2026. Incrociamo le dita, dice Tommaso, 11 anni, incerto.

Don Emmanuel Santoro scherza: «Vinciamo noi, non c’è storia». Un’educatrice che lo ha accompagnato ci racconta le loro giornate di Oratorio estivo, condite da tornei a calcio, corse, sfide di tiro al bersaglio ecc. Tra Martina Cambiaghi, assessore allo Sport e giovani, Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda ed ex sciatrice alpina, Stefano Bolognini, assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità, e i tanti giornalisti, spicca don Antonio Corvi, un megafono in mano a richiamare gli oltre cento ragazzi, dalla quinta elementare alle medie, che si è portato dietro dai suoi oratori, insieme a Suor Enrica Marcandalli, che si nasconde per gioco dietro uno striscione delle Olimpiadi.

Don Stefano Guidi sorride, mentre don Antonio dirige “ole” e cori di prova, nella speranza. “Milano-Cortina 2026 Milano-Cortina 2026” cantano senza sosta. Sullo sfondo, sul maxischermo, la diretta da Losanna. Lo scrutinio segreto si è concluso alle 16.30 ma solo alle 18 si conoscerà il vincitore.

«Tutti sogniamo che il Paese vinca una candidatura che regali grandi emozioni. È proprio bello immaginare che dentro una giornata importante come questa capitasse la presentazione delle Olimpiadi degli oratori – si era detto al mattino – Con un po’ di orgoglio anche queste, seppur in forma diversa, non hanno nulla da invidiare a quelle che ci auguriamo arriveranno in questa città, in questa regione, nel 2026…»

Finalmente, giunge il momento del verdetto: Milano-Cortina 2026. I ragazzi degli oratori esplodono in urla di gioia, sventolando le bandierine. «Abbiamo tifato tanto e ce l’abbiamo fatta!» – esclama Giulia, animatrice. «Ma metteranno la neve in piazza Duomo?» – si chiede Andrea, 10 anni, proiettato già nella logistica che sarà necessaria per un evento di tale portata.

La prima festa olimpica sarà ORALIMPICS!

Tra pochi giorni, con lo stesso spirito olimpico, oltre 3000 preadolescenti vivranno le gare, cercando di aggiudicarsi la medaglia. Sarà l’occasione di fare sport ma soprattutto di stare insieme: «Una bella esperienza motivazionale ma soprattutto di amicizia – ha commentato Stefano Bolognini. Vedere la passione, l’energia, l’entusiasmo che mettono nel gioco ma anche nell’aiutarsi è molto bello. Son dei valori e delle situazioni che all’interno degli oratori ci sono tutti i giorni… da catechismo, i momenti di gioco libero, i corsi, i tornei.

Quando nel 2026 questi ragazzi vivranno l’inaugurazione e la gioia delle Olimpiadi, magari qualcuno sarà anche un atleta di queste Olimpiadi, chi lo sa… ci sarà senz’altro chi ripenserà a quel caldissimo 24 giugno passato in piazza Gae Aulenti».

Nei prossimi giorni (dal 28 al 30 giugno) la stessa bella dinamica vissuta quotidianamente negli oratori sarà molto più forte: i ragazzi incontreranno ragazzi di altri oratori e vivranno insieme per tre giorni, giocando insieme, dormendo insieme, pranzando insieme. Questo entusiasma i ragazzi.

Lo sport ad alti livelli, gli atleti, non sono poi così distanti… per molti di loro tutto è iniziato proprio in oratorio. L’oratorio è il luogo dove tutti noi siamo cresciuti e abbiamo vissuto le prime esperienze sportive… senza gli oratori mancherebbe una fetta importantissima dello sport di base.

Piccoli campioni sono pronti a crescere, allenarsi, scoprirsi, a partire da Oralimpics.

Nel cuore, lo stesso sogno olimpico.

Ti potrebbero interessare anche: