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Incontro Nazionale Ordo Virginum

Giuseppina Avolio

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L’Incontro nazionale dell’Ordo virginum si è tenuto, dal 21 al 25 agosto, ad Assisi e ha visto la partecipazione di duecentosettanta consacrate e donne in formazione, insieme a delegati e vescovi, accolti dalle consacrate dell’Umbria e delle Marche.

Vigili nello Spirito, per uno straordinario quotidiano: questo il tema dell’incontro che ha approfondito l’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.

L’annuale appuntamento è stato aperto dalla celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, che ha ricordato: “Dinanzi ad un mondo che non riconosce più Dio Padre, misericordioso e giusto, e a una Chiesa che tante volte vede i suoi figli litigare, care sorelle esprimete la bellezza di una Chiesa che si sente sempre più famiglia e vede le sue figlie gareggiare nel somigliare a Gesù, umile servo di tutti”.

I lavori sono stati introdotti dal saluto di mons. Oscar Cantoni, delegato Cei per l’Ordo virginum, che alle presenti ha rivolto “un saluto affettuoso e grato a nome di tutti i vescovi italiani per quello che siete e per la testimonianza di vita cristiana che offrite mediante la vostra consacrazione nell’Ordo Virginum”.

Cuore dell’incontro è stato l’intervento di padre Marko Rupnik sj, teologo e artista, che ha riletto nella relazione intratrinitaria la sorgente e la forma della testimonianza filiale, a noi donata con i sacramenti dell’iniziazione cristiana.

Padre Rupnik ha evidenziato che “la bellezza del carisma dell’Ordo è testimoniare la generatività di quell’incarnazione, consegnata storicamente alla nostra umanità, nella Pasqua del Risorto”. E’ meraviglioso respirare la consacrazione nel soffio pasquale dello Spirito, che ci interpella con l’imperativo divino: siate sante perché Io sono santo. “La santificazione non è altro che la consapevolezza di una figliolanza accolta quotidianamente e trasmessa concretamente agli occhi e al cuore della gente. Ciò dice che la vergine consacrata, ad immagine della Chiesa, nella storia della vocazione non cerca l’ordine della natura, ma quello dello Spirito, che è comunione”.

Altro momento significativo è stata la relazione della professoressa Maria Pia Alberzoni, docente di storia medievale alla Cattolica di Milano, che ha evidenziato come Chiara vivesse totalmente in Dio ma con i piedi aderenti alla terra abitata dall’umanità, nell’accoglienza incondizionata di ogni fratello e sorella.

I partecipanti hanno anche vissuto una giornata di pellegrinaggio ai luoghi francescani, dove le meditazioni di padre Guglielmo Spirito, francescano conventuale, e di madre Agnese Acquadro, abbadessa del Monastero di santa Chiara, hanno aiutato a cogliere la passione e la speranza della santità feriale di Chiara e Francesco.

Padre Spirito ha parlato di “invisibilità” come “tratto della consacrata dell’Ordo virginum”, che in un tempo in cui tutto sembra appiattito su un piano orizzontale e si è sempre più spinti verso una ricerca spasmodica di apparire, “sceglie di rinunciare a tutto: una propria famiglia, una propria opera, una propria struttura, … per stare con Cristo in ogni circostanza”. Se Gesù è l’alfa e l’omega della vita, questo basta per avere un’esistenza realizzata. “La vocazione alla verginità consacrata è una forma di vita non scontata, che non ricompensa e non viene capita, ma se in questa condizione continuate a conservare la gioia della vocazione ricevuta: siete al posto giusto”.

Madre Acquadro ha esortato le presenti a “ricordare con la vita all’uomo di oggi, smarrito in un orizzonte sempre più materialista e provvisorio, e perciò sempre più insoddisfatto, solo e disperato, che la vocazione di ogni uomo è la comunione sponsale con Dio in Cristo”.

Le celebrazioni liturgiche sono state presiedute da diversi vescovi di Umbria e Marche: Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio, Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, mons. Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi, Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo, Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni, Vincenzo Pelvi, arcivescovo di Foggia – Bovino, Oscar Cantoni, vescovo di Como e delegato Cei per l’Ordo virginum.

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