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Tavola rotonda e presentazione del libro che raccoglie interventi inediti del Card. Martini all’Ordo Virginum

Gloria Mari

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«Voi siete coloro che rappresentano l’origine della vita consacrata. L’origine si perde nella notte dei tempi, ma, molto probabilmente, le “vergini consacrate” di cui parla sant’Ambrogio erano l’inizio della vita consacrata visibile nella Chiesa; quindi voi, anche se siete venute un po’ per ultime, vi riannodate con l’intuizione originaria di 1600 anni fa, intuizione che ha le sue radici nel vangelo» queste e altre parole del cardinale Martini all’Ordo Virginum di Milano, sono state ricordate e commentate durante la tavola rotonda dal tema «Verginità consacrata oggi: ricchezza o limite della femminilità?», tenutasi sabato 20 ottobre presso il Refettorio Ambrosiano.

A partire dal volume C.M. Martini, Cammini esigenti di santità. Meditazioni e interventi all’Ordine delle vergini, EDB, Bologna 2018, sono intervenute Serenella Del Cinque, consacrata O.V. di Roma, aiutante di studio della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica; Maria Pia Ghielmi, docente di Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e la giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.

Seppure con taglio differente le relatrici hanno sottolineato l’attualità di una simile vocazione e quale contributo possano portare donne che hanno scelto di vivere la verginità consacrata nella società di oggi ma anche nella Chiesa. Scelta che per Ghielmi può essere proprio: “Un’occasione per ridelineare il ruolo delle donne nella Chiesa. Del resto nelle altre epoche molto spesso il celibato si è rivelato un’occasione preziosa per le donne per affermare la propria personalità e intraprendenza in un mondo profondamente segnato dal maschilismo”; per poi continuare: “Oggi si pone con urgenza la necessità di un più ampio spazio per le donne nella Chiesa, ancora segnata dal clericalismo. La partecipazione attiva alla vita della Chiesa locale mette in gioco la capacità di cura della qualità delle relazioni accumulata nei secoli dalle donne”. Pensiero sottolineato da Sangiorgi che ha messo in luce la radicalità evangelica senza particolari sicurezze di una simile forma di vocazione che le porta ad essere vicine e in ascolto delle persone incontrate sui cammini di ogni giorno.

L’attualità di una simile chiamata è stata evidenziata anche da Del Cinque riprendendo le parole dell’Arcivescovo Segretario della Congregazione nella presentazione della recente Istruzione Ecclesiae Sponsae Imago: «L’aver riproposto questa forma di vita nella Chiesa sembra un anacronismo, ma è un atto di fiducia nell’azione dello Spirito, che sta conducendo molte donne ad accogliere e interpretare tale vocazione alla luce del cammino compiuto dalla Chiesa nei secoli e secondo le esigenze dell’attuale contesto storico: si tratta di una vera via di santificazione, affascinante ed esigente. La ricomparsa, dell’Ordo Virginum, vocazione specificamente femminile, è un dato significativo, non soltanto per la comprensione e la valorizzazione della presenza delle donne nel popolo di Dio, ma anche e più radicalmente in ordine all’approfondimento della coscienza che la Chiesa ha di se stessa come Sposa di Cristo, popolo di Dio che nella storia cammina verso il compimento escatologico».

Un incontro arricchito dalle preziose note del clarinettista Sergio Delmastro che ha eseguito brani di intensa carica spirituale come il celebre spiritual Amazing grace e dall’aperitivo sostenibile preparato dai cuochi del Refettorio ambrosiano.

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