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Testimonianza della Piccola Sorella Valeria Testori

relatrici

Il 15 aprile, presso la Basilica di Sant’Ambrogio, si è svolto il secondo incontro di formazione permanente dell’anno sul tema della preghiera nella vita quotidiana.

Dopo aver pregato insieme l’Ora Terza ed esserci lasciate provocare dalle risonanze del Vangelo del giorno (Gv 21, 1-14), a guidarci nella riflessione è stata Valeria Testori, della comunità delle Piccole Sorelle di Gesù. Siamo state immerse nella ricca narrazione della sua vita quotidiana, a partire dai suoi primi passi di ricerca vocazionale ad oggi.

Fin da subito, dal suo racconto interiore è emerso come il vivere di tutti giorni, il lavoro in un’impresa di pulizie, gli incontri con gli abitanti del quartiere, lasciandosi coinvolgere anche dalla sofferenza e dalle difficoltà delle loro esistenze, siano essi stessi preghiera. Esattamente come affermava Magdeleine di Gesù, fondatrice della sua comunità: “Per me la preghiera è essenzialmente vita”. Per questo, Valeria aggiunge: “La preghiera è così intrecciata alle radici e al cammino di ognuno, che non può avere un’unica voce; così come la vita ci insegna nelle culture diverse, negli ambienti diversi”.

Sulle orme di Fratel Charles di Gesù, Magdeleine esorta le Piccole Sorelle – e Valeria, oggi, nella sua quotidianità – a vivere le relazioni come una liturgia: “Siate contemplative, restando molto vicine ai vostri fratelli, mischiandovi alla loro vita, condividendo le loro gioie e le loro sofferenze, facendovi tutte a tutti”.

Valeria non si è risparmiata nel mostrare anche le sue fragilità, proprio come non si risparmia nella cura di ogni nuovo incontro delle sue giornate.

L’esortazione principale che abbiamo potuto raccogliere dalle sue parole, è stata dunque quella di affondare la lancia della preghiera nella vita di ciascuno di noi, perché ogni nostra relazione possa divenire fonte di preghiera e generare lode e ringraziamento, nella comunione dell’amore del Signore.

Tra le immagini più evocative che ci ha consegnato, ricordiamo la roulotte nella quale ha vissuto per un certo tempo in un campo Rom a Crotone: simbolo di una preghiera itinerante, che si muove al passo della vita; una casa in movimento, dove raccogliersi per gustare la consolazione di Dio, dono che compie il desiderio di “abitare nella casa del Signore tutti i giorni della vita, per contemplare la bellezza del Signore” (Sal 27).

La giornata si è conclusa con un tempo di adorazione nella Cappella del Sacro Cuore della Basilica di S. Ambrogio, alla quale è seguita la celebrazione eucaristica presso l’Altare del Patrono, in cripta.

Ringraziamo Valeria per la sua presenza e la sua testimonianza.

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