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“Avvicinatevi a me! Io sono Giuseppe, il vostro fratello” (Gen 45, 4). Quattro giorni nella terra di San Francesco e Santa Chiara

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Quattro giorni nella terra di San Francesco e Santa Chiara, insieme sorelle in formazione, sorelle formatrici, don Davide e don Giambattista, per riflettere, pregare e vivere la fraternità. A guidarci in queste giornate è stata la vicenda di Giuseppe e dei suoi fratelli – Parola spezzata per noi da don GB: vicenda di una fraternità di nascita, non scelta ma che necessità di essere costruita, accogliendo la diversità di ciascuno che è nel progetto di Dio, ma fatica e origine di conflitto per l’uomo; una fraternità che cresce con il perdono, cammino faticoso per entrambe le parti, che non può saltare le tappe, ma si costruisce con parole e azioni, nel riconoscimento dell’altro come fratello. La fraternità di Giuseppe, Ruben, Giuda, … è riconoscimento della paternità di Giacobbe, è un dono della benedizione di Dio, responsabilità e vocazione.

San Francesco nei confronti dei suoi frati testimonia una fraternità riconosciuta come dono del Signore e accolta nella responsabilità per ciascuno e nel comune vivere il Vangelo. Anche per noi la sororità è accogliere le sorelle che il Signore ci ha dato e che vorrà darci, una sororità non segnata usualmente da una vita comune, ma da costruire e da inventare ogni giorno: nella preghiera, nel vivere le occasioni di incontro, nel costruire relazioni, nell’accogliere le diversità di cammini, nel prendersi cura l’una dell’altra, nel mettere in gioco la nostra umanità. È una sororità certo non scontata.

Questi quattro giorni ad Assisi ci hanno fatto sperimentare una fraternità bella e concreta, uno stare insieme quotidiano e informale che ci ha fatto crescere nell’amicizia con chi vive la stessa vocazione o un comune cammino vocazionale, un prendersi cura l’una dell’altra e insieme della comunità.

Abbiamo gustato Assisi, dove “anche le pietre parlano”, con i suoi luoghi dello Spirito più noti (la basilica di San Francesco con la tomba del Santo, Santa Chiara con la tomba della Santa e il Crocifisso di San Damiano, la Porziuncola, per citarne solo alcuni) e angoli più nascosti, con la neve (all’Eremo delle Carceri) e con il sole (in San Damiano). Per qualcuna è stato il primo incontro con la città di san Francesco e santa Chiara, per altre una tappa di una fedele frequentazione con Assisi, ma per tutte una occasione felice per metterci in sintonia con il profondo amore di San Francesco per la Creazione, per ogni creatura e per la Chiesa: un amore obbediente e vivace.

Grazie a don Giambattista, a don Davide e alle sorelle che accompagnano il cammino di formazione per il tempo prezioso vissuto ad Assisi, per la vicinanza e la condivisione.

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