Un’esperienza di comunione e sinodalità al Seminario di Venegono

Nella sede del Seminario di Venegono, con un ampio numero di consacrate partecipanti, si sono svolti, come ogni anno, due giorni di lavoro per la valutazione delle iniziative formative dell’anno che si conclude e la programmazione del prossimo anno.
Giornate impegnative, di lavoro intenso e di preghiera, da cui siamo uscite grate, come di un dono di cui ci è stato dato di godere. Come sempre, quando ci si ritrova, le celebrazioni corali della Liturgia delle Ore hanno costituito momento forte di comunione nella lode.
Ma andiamo con ordine, indicando brevemente i passaggi fondamentali che hanno reso lieto e fecondo il percorso.

Importante è stato l’ascolto – nella mattina d’apertura – della relazione di fra Luca Di Pietro, sul suo studio pubblicato col titolo: Contemplazione. Per un ritorno alle radici dell’esistenza. Prospettive spirituali e pastorali nelle Lettere pastorali del Cardinal Martini.
Così abbiamo sentito parlare di Parola e contemplazione. E questi due capisaldi della spiritualità, del magistero e della pastorale del Cardinal Martini ci hanno ricondotto alle radici profonde della nostra vita di consacrazione e hanno costituito l’orizzonte luminoso e il solido fondamento su cui si è sviluppato il lavoro successivo.

La sera dello stesso giorno – dei lavori del pomeriggio parleremo più avanti – abbiamo avuto gradito ospite a cena il nostro Arcivescovo.
È seguito un ‘caminetto’ durante il quale, anzitutto, mons. Delpini ha consegnato a ciascuna il testo dei Lineamenta dell’Ordo Virginum della Chiesa ambrosiana – parte seconda, approvato ad experimentum. Momento significativo e incoraggiante per il nostro futuro.
Abbiamo poi ascoltato da lui qualche anticipazione sulla Proposta pastorale per il prossimo anno, cui ha fatto seguito un vivace dialogo, teso ad approfondire.

Da ultimo (ma non nell’importanza! ) il lavoro di revisione e programmazione: tre assemblee. Ciascuna preceduta dal dialogo a gruppi.
Una semplice, ma reale, esperienza di lavoro sinodale, attraverso la ‘conversazione spirituale’ nei gruppi, che confluiva poi nell’incontro assembleare.
Abbiamo sperimentato la positività di un tale metodo, che dà privilegio assoluto all’ascolto dello Spirito nell’ascolto reciproco, condizione preziosa che consente di integrare eventuali difficoltà comunicative o diversità di sentire, cosicché, superato il rischio di un dibattito istintivo o di un superficiale contenzioso, tutto possa confluire in una sintesi nuova e condivisa.

Per concludere: da non dimenticare i festeggiamenti per le Sorelle di cui ricorrono nel 2023 anniversari significativi di Consacrazione. Anche questo è un segno della fedeltà e della cura con cui il Signore ci accompagna!