A tutte le età, e in ogni giorno della settimana, la parrocchia può essere una grande famiglia. Che sia l’appuntamento settimanale di Casa Betania, ogni venerdì, o quello mensile dell’“Oratorio per gli Anziani”, i senior di Melegnano trovano una giornata pensata apposta per loro, grazie ad alcuni volontari che ormai da decenni non fanno mancare questi momenti di gioia e di condivisione. Anche dopo il Covid.
Un luogo dove raccontare la propria quotidianità
«La pandemia ha purtroppo dimezzato il numero dei nostri ospiti», racconta la signora Luisella, anima dei venerdì a Casa Betania: un luminoso ambiente nel quartiere Giardino, di proprietà delle parrocchie di Melegnano, che permette di accogliere gli anziani dalla colazione fino alla merenda, passando per un buon pranzo. Un appuntamento atteso dalla decina di ospiti abituali, che possono a buon diritto rivendicare la propria età: si va dagli 85 ai 95 anni, spiega la signora Luisella: «Sono tutti autosufficienti, ma vivono da soli; anche se durante la settimana escono a fare la spesa, e dunque hanno modo di incontrare qualcuno, qui possono trovare un luogo tranquillo dove chiacchierare, giocare a carte, raccontarsi la propria quotidianità».
E se l’età può farsi sentire, la responsabile assicura che la mente continua a viaggiare veloce. Due soli gli uomini in questa piccola comunità: «Spesso uno di loro, che arriva a metà mattinata, chiede a tutti se siano andati a Messa alla mattina, e cosa ne pensino del Vangelo del giorno, dando così il via a una sorta di dibattito». Basta dare il via al discorso, insomma. Anche perché, a conferma della loro vivacità, tra gli anziani non manca mai qualche piccola cosa di cui lamentarsi, confessa sempre la signora Luisella. Che ha così avuto buon gioco nel ricordare loro bonariamente le parole dell’Arcivescovo, quando nell’omelia di domenica scorsa, durante la sua visita pastorale, ha richiamato con ironia alla malizia dello sguardo di chi, mentre sorride, sta già pensando a qualcosa che non va bene.
È insomma un impegno a tutto tondo quello delle due volontarie, che con gli ospiti e tutta la comunità hanno festeggiato a febbraio i 25 anni di Casa Betania. «Un impegno di cui siamo contente», confermano, lanciando però allo stesso tempo un appello per trovare, nella comunità, la disponibilità di qualche altro volontario.

Da qualche anno sono invece due scout che, nel loro “noviziato” di avvio al volontariato, danno un prezioso aiuto a Emiliano Mariani e alla moglie Anna, nelle domeniche in cui anche gli anziani hanno il loro “oratorio”, tra musica dal vivo, liscio e balli di gruppo – «anche gli scout sono costretti a imparare», scherza il signor Emiliano – e un momento di preghiera finale. Anche per queste domeniche la cesura della pandemia è stata determinante, in questo caso però stimolando già un rilancio della proposta, con un forte ricambio degli ospiti.
L’età media, spiegano i coniugi, ora è intorno ai 75 anni. Così, «anche pensando all’invito del Papa a essere una “Chiesa in uscita”, da qualche anno in primavera organizziamo le nostre domeniche in una delle cascine nei dintorni di Melegnano, di fatto aprendo l’appuntamento a tutta la città», racconta la signora Anna. «A volte superiamo anche i cento partecipanti, e nel salone di Casa Betania quasi non ci stiamo più», conferma il marito. Nelle cascine invece lo spazio non manca. E per molti anziani è come un ritorno al passato, con giornate che scaldano il cuore.







