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Formazione

“Un tesoro in vasi di creta”: coinvolti 600 educatori

di Daniela PALUMBO Redazione

24 Settembre 2010

Alla Festa di apertura degli oratori ambrosiani (domenica 26 settembre) la Fom ha voluto aggiungere il valore aggiunto della formazione ad hoc. Segno che si investe nell’educazione. “Un tesoro in vasi di creta” è il progetto di formazione per educatori degli oratori che si prendono cura di ragazzi preadolescenti e adolescenti. A curare il programma è stato il Creada, il centro di relazione educativa adulto-adolescente.
«Il progetto con gli oratori – spiega la professoressa Maria Luisa De Natale, prorettore dell’Università Cattolica di Milano e direttore scientifico del Creada – ha avvalorato l’importanza della collaborazione Creada-Fom per orientare gli educatori degli oratori verso una chiara consapevolezza pedagogica, e aiutarli a riflettere sul significato della loro stessa esperienza con i preadolescenti e con gli adolescenti». L’articolata organizzazione ha consentito di raggiungere con questo progetto formativo 600 educatori, pur lavorando in piccoli gruppi di non oltre 50 persone alla volta.
«Il primo dato che è emerso – dice la De Natale – è stata l’entusiasta adesione degli educatori all’offerta formativa proposta: in alcune Zone pastorali le richieste hanno superato la definizione dei 50 per gruppo e sono state quindi rinviate ad altre future occasioni. Il Creada si è impegnato a “provocare” i partecipanti sul primo dei tre temi di riflessione: come costruire una relazione educativa e, pur nello spessore dei contenuti pedagogici proposti, ha registrato attenzione e partecipazione vivissima e qualificata. I partecipanti hanno discusso sulla differenza tra animazione ed educazione ed hanno colto l’importanza della intenzionalità e della consapevolezza del fine cui tendere, per fare vera educazione. Il potenziale educativo degli e negli oratori lombardi è veramente altissimo, e l’impressione generale che se ne ricava è di ottimismo, fiducia e speranza per il futuro dei nostri giovani e della nostre comunità cristiane».
In questi giorni gli educatori saranno invitati a esprimere una valutazione critica con gli strumenti che lo stesso Creada predispone nel suo lavoro di servizio educativo per un costante miglioramento dell’offerta e per non disattendere i bisogni educativi emergenti.nel lavoro futuro, secondo la metodologia della ricerca-intervento.
«Un grande apprezzamento il Creada lo rivolge alla Pastorale giovanile e a don Samuele Marelli – conclude il direttore di Creada – per la ricchezza delle sue competenze pastorali e delle sue straordinarie qualità umane». Alla Festa di apertura degli oratori ambrosiani (domenica 26 settembre) la Fom ha voluto aggiungere il valore aggiunto della formazione ad hoc. Segno che si investe nell’educazione. “Un tesoro in vasi di creta” è il progetto di formazione per educatori degli oratori che si prendono cura di ragazzi preadolescenti e adolescenti. A curare il programma è stato il Creada, il centro di relazione educativa adulto-adolescente.«Il progetto con gli oratori – spiega la professoressa Maria Luisa De Natale, prorettore dell’Università Cattolica di Milano e direttore scientifico del Creada – ha avvalorato l’importanza della collaborazione Creada-Fom per orientare gli educatori degli oratori verso una chiara consapevolezza pedagogica, e aiutarli a riflettere sul significato della loro stessa esperienza con i preadolescenti e con gli adolescenti». L’articolata organizzazione ha consentito di raggiungere con questo progetto formativo 600 educatori, pur lavorando in piccoli gruppi di non oltre 50 persone alla volta.«Il primo dato che è emerso – dice la De Natale – è stata l’entusiasta adesione degli educatori all’offerta formativa proposta: in alcune Zone pastorali le richieste hanno superato la definizione dei 50 per gruppo e sono state quindi rinviate ad altre future occasioni. Il Creada si è impegnato a “provocare” i partecipanti sul primo dei tre temi di riflessione: come costruire una relazione educativa e, pur nello spessore dei contenuti pedagogici proposti, ha registrato attenzione e partecipazione vivissima e qualificata. I partecipanti hanno discusso sulla differenza tra animazione ed educazione ed hanno colto l’importanza della intenzionalità e della consapevolezza del fine cui tendere, per fare vera educazione. Il potenziale educativo degli e negli oratori lombardi è veramente altissimo, e l’impressione generale che se ne ricava è di ottimismo, fiducia e speranza per il futuro dei nostri giovani e della nostre comunità cristiane».In questi giorni gli educatori saranno invitati a esprimere una valutazione critica con gli strumenti che lo stesso Creada predispone nel suo lavoro di servizio educativo per un costante miglioramento dell’offerta e per non disattendere i bisogni educativi emergenti.nel lavoro futuro, secondo la metodologia della ricerca-intervento.«Un grande apprezzamento il Creada lo rivolge alla Pastorale giovanile e a don Samuele Marelli – conclude il direttore di Creada – per la ricchezza delle sue competenze pastorali e delle sue straordinarie qualità umane».