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La lettera alle famiglie

“Se qualcuno mi apre la porta”: dall’Arcivescovo parole di speranza

8 Novembre 2010

I giovani senza speranza, gli stranieri senza cittadinanza, i lavoratori senza lavoro, le famiglie divise, le persone sole: cinque malattie del nostro tempo, forse le piaghe più diffuse nella città.
Il cardinale Dionigi Tettamanzi, nella sua lettera per la visita alle famiglie in occasione del Natale 2010 – Se qualcuno mi apre la porta (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 0.60) – ha pensato di visitare queste situazioni, entrando nel vissuto, parlando a persone reali, e non attraverso le statistiche e i discorsi generali.
Quello dell’Arcivescovo è un messaggio di speranza e di salvezza: «Sono convinto – scrive – che ogni incontro possa essere un’occasione per intuire parole di consolazione e promesse di benedizione». I giovani senza speranza, gli stranieri senza cittadinanza, i lavoratori senza lavoro, le famiglie divise, le persone sole: cinque malattie del nostro tempo, forse le piaghe più diffuse nella città.Il cardinale Dionigi Tettamanzi, nella sua lettera per la visita alle famiglie in occasione del Natale 2010 – Se qualcuno mi apre la porta (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 0.60) – ha pensato di visitare queste situazioni, entrando nel vissuto, parlando a persone reali, e non attraverso le statistiche e i discorsi generali.Quello dell’Arcivescovo è un messaggio di speranza e di salvezza: «Sono convinto – scrive – che ogni incontro possa essere un’occasione per intuire parole di consolazione e promesse di benedizione».