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6 maggio

Pellegrinaggio diocesano a Torino per la Sindone

Per don Massimo Pavanello l'annuncio in Quaresima «non è un caso. Il Sacro lino può suscitare propositi di conversione e aprire alla grazia del perdono»

3 Marzo 2010

Giovedì 6 maggio l’Arcidiocesi di Milano si recherà in pellegrinaggio a Torino in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone. In mattinata il cardinale Tettamanzi celebrerà la Santa Messa per i pellegrini; nel pomeriggio, invece, il cardinale Severino Poletto, Arcivescovo del capoluogo piemontese, all’interno della celebrazione dei Vespri terrà una meditazione espressamente indirizzata ai fedeli ambrosiani. Di questo viaggio di fede parliamo con don Massimo Pavanello, responsabile del Servizio per la Pastorale del turismo e i pellegrinaggi della Diocesi.

Più di un milione di persone, da tutto il mondo, si sono già iscritte per visitare la Sindone. Un buon numero formerà il pellegrinaggio diocesano milanese. Quale lettura dare di questo fenomeno?
La Sindone, credo, aiuta a meditare con immediatezza la drammaticità della Passione di Gesù. Il Papa ha definito questa reliquia «specchio del Vangelo». L’uomo d’ogni tempo vi si rivede. Vi si riconosce sia nel dolore che essa rievoca sia nell’annuncio di resurrezione che anticipa. È la ragione che ha portato il cardinale Poletto a scegliere come motto per l’esposizione Passio Christi passio hominis. Una prospettiva che esprime la comune speranza di gioia nella redenzione portata da Cristo. Gesù, inoltre, riferendosi all’esperienza della Croce, ha detto: «Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me». Non deve allora sorprendere che questa forza centripeta funzioni ancora oggi richiamando decine di migliaia di pellegrini.

Annunciare il pellegrinaggio in Quaresima è quindi quanto mai significativo…
Certamente. Poiché ogni pellegrinaggio necessita di una preparazione, non è mai “occasionale”. La Quaresima pertanto si presta proprio all’approfondimento dei motivi citati, cosicché l’incontro col Sacro lino possa suscitare propositi di conversione; possa accendere la meraviglia per la grazia del perdono più che la curiosità per un oggetto da decifrare. Cammino, penitenza, carità e sacramenti sono le caratteristiche di ogni Quaresima (e di ogni pellegrinaggio) che miri al mutamento del proprio stile di vita conformandolo sempre più al Vangelo.

C’è qualche elemento di congiunzione tra la Diocesi milanese e la Sindone?
Ce ne sono diversi. Qui ne voglio citare però almeno uno. Dal 1578 la Sindone si trova a Torino. Fu portata lì proprio per offrire all’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la possibilità di venerarla risparmiandogli una parte del lungo viaggio che avrebbe dovuto effettuare per raggiungere la Savoia e Chambéry dove era custodita in precedenza. In questo 2010 c’è l’ostensione della Sindone; e nello stesso 2010 ricorre il IV centenario della canonizzazione di San Carlo. Il credente non può che nutrirsi di tale provvidenza. Giovedì 6 maggio l’Arcidiocesi di Milano si recherà in pellegrinaggio a Torino in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone. In mattinata il cardinale Tettamanzi celebrerà la Santa Messa per i pellegrini; nel pomeriggio, invece, il cardinale Severino Poletto, Arcivescovo del capoluogo piemontese, all’interno della celebrazione dei Vespri terrà una meditazione espressamente indirizzata ai fedeli ambrosiani. Di questo viaggio di fede parliamo con don Massimo Pavanello, responsabile del Servizio per la Pastorale del turismo e i pellegrinaggi della Diocesi.Più di un milione di persone, da tutto il mondo, si sono già iscritte per visitare la Sindone. Un buon numero formerà il pellegrinaggio diocesano milanese. Quale lettura dare di questo fenomeno?La Sindone, credo, aiuta a meditare con immediatezza la drammaticità della Passione di Gesù. Il Papa ha definito questa reliquia «specchio del Vangelo». L’uomo d’ogni tempo vi si rivede. Vi si riconosce sia nel dolore che essa rievoca sia nell’annuncio di resurrezione che anticipa. È la ragione che ha portato il cardinale Poletto a scegliere come motto per l’esposizione Passio Christi passio hominis. Una prospettiva che esprime la comune speranza di gioia nella redenzione portata da Cristo. Gesù, inoltre, riferendosi all’esperienza della Croce, ha detto: «Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me». Non deve allora sorprendere che questa forza centripeta funzioni ancora oggi richiamando decine di migliaia di pellegrini.Annunciare il pellegrinaggio in Quaresima è quindi quanto mai significativo…Certamente. Poiché ogni pellegrinaggio necessita di una preparazione, non è mai “occasionale”. La Quaresima pertanto si presta proprio all’approfondimento dei motivi citati, cosicché l’incontro col Sacro lino possa suscitare propositi di conversione; possa accendere la meraviglia per la grazia del perdono più che la curiosità per un oggetto da decifrare. Cammino, penitenza, carità e sacramenti sono le caratteristiche di ogni Quaresima (e di ogni pellegrinaggio) che miri al mutamento del proprio stile di vita conformandolo sempre più al Vangelo.C’è qualche elemento di congiunzione tra la Diocesi milanese e la Sindone?Ce ne sono diversi. Qui ne voglio citare però almeno uno. Dal 1578 la Sindone si trova a Torino. Fu portata lì proprio per offrire all’Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, la possibilità di venerarla risparmiandogli una parte del lungo viaggio che avrebbe dovuto effettuare per raggiungere la Savoia e Chambéry dove era custodita in precedenza. In questo 2010 c’è l’ostensione della Sindone; e nello stesso 2010 ricorre il IV centenario della canonizzazione di San Carlo. Il credente non può che nutrirsi di tale provvidenza. Il programma e le proposte per il viaggio – L’agenzia Duomo Viaggi & Turismo ha preparato alcuni “pacchetti” differenziati per il pellegrinaggio diocesano alla Sindone, da offrire sia alle parrocchie, sia ai singoli fedeli. Comune a tutte le opzioni è il materiale per le celebrazioni e l’iscrizione per la visita alla Sindone insieme al gruppo ambrosiano. Pure quanti provvedessero in proprio al viaggio e volessero partecipare ai momenti diocesani, devono aderire a questa soluzione di base rivolgendosi all’agenzia Duomo Viaggi & Turismo.Il programma di giovedì 6 maggio a Torino prevede alle 9.30 la celebrazione eucaristica (nella basilica di Ss. Maria Ausiliatrice) presieduta dal cardinale Tettamanzi. Seguirà la visita alla Sacra Sindone, il pranzo e la visita libera alla città. Alle 16.30 celebrazione dei Vespri e meditazione (nella basilica di Ss. Maria Ausiliatrice) proposta dal cardinale Poletto, arcivescovo di Torino. Al termine, rientro a casa.Queste le quote di partecipazione: “Tutto compreso”, 40 euro (bus, pranzo, iscrizione e sussidi); “Solo pranzo”, 25 euro (pranzo, iscrizione e sussidi); “Solo iscrizione”, 5 euro (iscrizione e sussidi). Iscrizioni presso Duomo Viaggi & Turismo (via Baracchini, 9 – Milano; tel. 02.72599370; www.duomoviaggi.it). Info: Pastorale del turismo e pellegrinaggi, p.zza Fontana 2, Milano; tel. 02.8556329.