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Sirio 09 - 15 dicembre 2024
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26 aprile

L’Ac del decanato Cagnola ricorda Vittorio Bachelet

23 Aprile 2010

«Noi dobbiamo essere in questa società inquieta e incerta, in questa Chiesa che faticosamente segue i piani del Signore, una forza di speranza e perciò una forza positiva capace di costruire nel presente per l’avvenire». Così parlava Vittorio Bachelet ad un incontro di responsabili nazionali di Ac nel 1971. Per ricordare la sua figura e il suo pensiero, lunedì 26 aprile, alle ore 21, presso il centro parrocchiale Cagnola, in via Bartolini 46 a Milano, l’Azione Cattolica decanale Cagnola organizza un incontro pubblico dal titolo: “Vittorio Bachelet, testimone della speranza”. Ci sarà un intervento di Luca Diliberto e la proiezione di un film di Giovanni Panozzo.
Sono trascorsi trent’anni dalla morte di Vittorio Bachelet, ucciso a Roma il 12 febbraio 1980 dalle Brigate Rosse al termine di una lezione universitaria. Docente ordinario di Diritto pubblico dell’economia presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma «La Sapienza» e vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet è stato anche presidente generale dell’Azione Cattolica per tre mandati.
«La democrazia è la vivente dimostrazione che la conflittualità degli interessi non esclude la loro composizione, né la convivenza – affermava in un discorso nel 1979 -; la democrazia è conquista e vittoria quotidiana contro la soppraffazione, è difesa dei diritti faticosamente conquistati». E ancora: «Nei momenti di svolta della storia si impone in modo più urgente per tutti i cristiani – scriveva nel 1970 -: l’essere cristiani veri nella Chiesa e nel mondo, il vivere una autentica esperienza cristiana nel suo fondamentale rapporto con Cristo e con i fratelli, cioè nell’esperienza originale della fede e della carità». «Noi dobbiamo essere in questa società inquieta e incerta, in questa Chiesa che faticosamente segue i piani del Signore, una forza di speranza e perciò una forza positiva capace di costruire nel presente per l’avvenire». Così parlava Vittorio Bachelet ad un incontro di responsabili nazionali di Ac nel 1971. Per ricordare la sua figura e il suo pensiero, lunedì 26 aprile, alle ore 21, presso il centro parrocchiale Cagnola, in via Bartolini 46 a Milano, l’Azione Cattolica decanale Cagnola organizza un incontro pubblico dal titolo: “Vittorio Bachelet, testimone della speranza”. Ci sarà un intervento di Luca Diliberto e la proiezione di un film di Giovanni Panozzo.Sono trascorsi trent’anni dalla morte di Vittorio Bachelet, ucciso a Roma il 12 febbraio 1980 dalle Brigate Rosse al termine di una lezione universitaria. Docente ordinario di Diritto pubblico dell’economia presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma «La Sapienza» e vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet è stato anche presidente generale dell’Azione Cattolica per tre mandati.«La democrazia è la vivente dimostrazione che la conflittualità degli interessi non esclude la loro composizione, né la convivenza – affermava in un discorso nel 1979 -; la democrazia è conquista e vittoria quotidiana contro la soppraffazione, è difesa dei diritti faticosamente conquistati». E ancora: «Nei momenti di svolta della storia si impone in modo più urgente per tutti i cristiani – scriveva nel 1970 -: l’essere cristiani veri nella Chiesa e nel mondo, il vivere una autentica esperienza cristiana nel suo fondamentale rapporto con Cristo e con i fratelli, cioè nell’esperienza originale della fede e della carità».