Sirio 26-29 marzo 2024
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Liturgia

La ricerca di “acqua viva”

Nella seconda domenica di Quaresima la vicenda della Samaritana descrive l'umanità nel suo appassionato e confuso cammino per cercare un salvatore: in Cristo inizia il tempo dell'Alleanza nuova per saziare la nostra sete di Lui

di Luigi NASON Redazione

26 Febbraio 2010

La pericope evangelica (Giovanni 4,5-42) dell’incontro di Gesù con una donna samaritana identifica la II domenica di Quaresima fin nella sua denominazione. «Signore […], dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete» (Vangelo): nella vicenda della samaritana è tutta l’umanità che è descritta. La samaritana nella sua appassionata, ma al tempo stesso confusa, ricerca del Signore è immagine dell’umanità sempre alla ricerca di un salvatore, ma con una speranza inibita e ristretta. La sua ricerca di Gesù è ancora molto umana: apparentemente è solo alla ricerca di quell’acqua che la solleverebbe da un’incombenza quotidiana.
L’“acqua viva” (Vangelo) offerta dal Signore è lo Spirito che purifica dalle colpe e ci rende figli di Dio, è la legge nuova iscritta nei cuori, che porta a compimento l’alleanza di Dio con il suo popolo: “Mosè disse: ‘Ascolta, Israele: porrete nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi’” (Lettura: Deuteronomio 6,4a; 11,18-28). Centrale è quindi il tema dell’Alleanza, perché in Cristo inizia il tempo dell’Alleanza nuova, in cui il Dio dell’amore dona se stesso per saziare la nostra sete di Lui.
«Signore, tu solo hai parole di vita eterna» (Salmo): è la certezza che suscita in noi la liturgia della II domenica e, insieme, la preghiera che sostiene il nostro impegno quaresimale. «Fratelli, se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi, che avete lo Spirito, correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per non essere tentato anche tu. Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo» (Epistola: Gàlati 6,1-10). La pericope evangelica (Giovanni 4,5-42) dell’incontro di Gesù con una donna samaritana identifica la II domenica di Quaresima fin nella sua denominazione. «Signore […], dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete» (Vangelo): nella vicenda della samaritana è tutta l’umanità che è descritta. La samaritana nella sua appassionata, ma al tempo stesso confusa, ricerca del Signore è immagine dell’umanità sempre alla ricerca di un salvatore, ma con una speranza inibita e ristretta. La sua ricerca di Gesù è ancora molto umana: apparentemente è solo alla ricerca di quell’acqua che la solleverebbe da un’incombenza quotidiana.L’“acqua viva” (Vangelo) offerta dal Signore è lo Spirito che purifica dalle colpe e ci rende figli di Dio, è la legge nuova iscritta nei cuori, che porta a compimento l’alleanza di Dio con il suo popolo: “Mosè disse: ‘Ascolta, Israele: porrete nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi’” (Lettura: Deuteronomio 6,4a; 11,18-28). Centrale è quindi il tema dell’Alleanza, perché in Cristo inizia il tempo dell’Alleanza nuova, in cui il Dio dell’amore dona se stesso per saziare la nostra sete di Lui.«Signore, tu solo hai parole di vita eterna» (Salmo): è la certezza che suscita in noi la liturgia della II domenica e, insieme, la preghiera che sostiene il nostro impegno quaresimale. «Fratelli, se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi, che avete lo Spirito, correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per non essere tentato anche tu. Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo» (Epistola: Gàlati 6,1-10).