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Anno pastorale 2010-2011

Diocesi in cammino con la santità di Carlo

13 Giugno 2010

«Vogliamo esprimere la nostra gratitudine al Signore per il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni ed esprimere una preghiera per monsignor Luigi Padovese, tragicamente ucciso, cui siamo particolarmente legati come Chiesa ambrosiana». Con queste parole, sabato 5 giugno a Rho, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha introdotto la sessione di lavoro congiunta dei Consigli pastorale e presbiterale della Diocesi, riuniti per l’ultima volta al termine del loro mandato.
L’Arcivescovo – come aveva già fatto in precedenza con il Consiglio episcopale milanese e con l’assemblea dei decani – ha voluto presentare ai componenti dei due Consigli le linee generali del percorso pastorale per l’anno 2010-11. «Sarà un cammino in piena continuità con i due temi forti dell’anno che stiamo per concludere: l’anno di riposo in Dio e l’Anno Sacerdotale. L’anno di riposo in Dio poneva la santità come tema forza e guida dell’agire del cristiano. L’Anno Sacerdotale pone l’attenzione sul sacerdozio battesimale come vocazione comune alla santità, nonostante i limiti, le ombre e i peccati dei membri della Chiesa».
Senso globale e linea di fondo del nuovo percorso pastorale sarà l’appello alla santità, con particolare riferimento a San Carlo Borromeo, nel IV anniversario della sua canonizzazione: «Una santità che cercheremo di esprimere nel nuovo percorso pastorale per sostenere il rilancio di alcune prospettive pastorali e spirituali della nostra Chiesa», ha spiegato il Cardinale.
Tra i tanti interventi dei consiglieri, alcuni hanno messo in evidenza l’opportunità di questo tema: se declinato dentro il momento presente, «rinnovare e attualizzare la memoria della santità di San Carlo ci consentirà di ritrovare e annunciare i motivi di speranza e fiducia data la difficile credibilità che la Chiesa riscontra nell’opinione pubblica», è stato sottolineato.
«Un messaggio di speranza che deve raggiungere in particolare i giovani, attraverso l’annuncio del Vangelo», hanno evidenziato altri consiglieri, chiedendo anche un anno di lavoro, di ascolto e di confronto sulla Pastorale giovanile. Ha suscitato interesse ed è stato motivo di confronto il rapporto tra San Carlo e il Crocifisso: «Sarà questa l’occasione – hanno suggerito altri consiglieri – per raccomandare come il Crocifisso sia da amare, contemplare e da annunciare in modo nuovo. Il crocifisso, nel santo Borromeo, era realtà che “attira a sé”, non occasione per rivendicazioni di alcuni contro altri, come purtroppo capita a volte oggi».
Il lavoro di confronto e di ascolto in vista della stesura del percorso pastorale per l’anno 2010-11 proseguirà ora con il Consiglio episcopale milanese, in programma da martedì 15 a giovedì 18 giugno presso il Centro di spiritualità del Santuario del Sacro Monte di Varallo. «Vogliamo esprimere la nostra gratitudine al Signore per il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni ed esprimere una preghiera per monsignor Luigi Padovese, tragicamente ucciso, cui siamo particolarmente legati come Chiesa ambrosiana». Con queste parole, sabato 5 giugno a Rho, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha introdotto la sessione di lavoro congiunta dei Consigli pastorale e presbiterale della Diocesi, riuniti per l’ultima volta al termine del loro mandato.L’Arcivescovo – come aveva già fatto in precedenza con il Consiglio episcopale milanese e con l’assemblea dei decani – ha voluto presentare ai componenti dei due Consigli le linee generali del percorso pastorale per l’anno 2010-11. «Sarà un cammino in piena continuità con i due temi forti dell’anno che stiamo per concludere: l’anno di riposo in Dio e l’Anno Sacerdotale. L’anno di riposo in Dio poneva la santità come tema forza e guida dell’agire del cristiano. L’Anno Sacerdotale pone l’attenzione sul sacerdozio battesimale come vocazione comune alla santità, nonostante i limiti, le ombre e i peccati dei membri della Chiesa».Senso globale e linea di fondo del nuovo percorso pastorale sarà l’appello alla santità, con particolare riferimento a San Carlo Borromeo, nel IV anniversario della sua canonizzazione: «Una santità che cercheremo di esprimere nel nuovo percorso pastorale per sostenere il rilancio di alcune prospettive pastorali e spirituali della nostra Chiesa», ha spiegato il Cardinale.Tra i tanti interventi dei consiglieri, alcuni hanno messo in evidenza l’opportunità di questo tema: se declinato dentro il momento presente, «rinnovare e attualizzare la memoria della santità di San Carlo ci consentirà di ritrovare e annunciare i motivi di speranza e fiducia data la difficile credibilità che la Chiesa riscontra nell’opinione pubblica», è stato sottolineato.«Un messaggio di speranza che deve raggiungere in particolare i giovani, attraverso l’annuncio del Vangelo», hanno evidenziato altri consiglieri, chiedendo anche un anno di lavoro, di ascolto e di confronto sulla Pastorale giovanile. Ha suscitato interesse ed è stato motivo di confronto il rapporto tra San Carlo e il Crocifisso: «Sarà questa l’occasione – hanno suggerito altri consiglieri – per raccomandare come il Crocifisso sia da amare, contemplare e da annunciare in modo nuovo. Il crocifisso, nel santo Borromeo, era realtà che “attira a sé”, non occasione per rivendicazioni di alcuni contro altri, come purtroppo capita a volte oggi».Il lavoro di confronto e di ascolto in vista della stesura del percorso pastorale per l’anno 2010-11 proseguirà ora con il Consiglio episcopale milanese, in programma da martedì 15 a giovedì 18 giugno presso il Centro di spiritualità del Santuario del Sacro Monte di Varallo.