Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

Proposte per cantori, direttori, organisti e chitarristi, cercano di (ri)accendere l’entusiasmo per la cura del popolo di Dio, che attende un risveglio per cantare le lodi del Signore

fuoco

Il servizio di pastorale liturgica è…un servizio. A tutto il popolo di Dio, certo, ma soprattutto a quelle sorelle e a quei fratelli che, costantemente, accolgono la chiamata a dar vita alle liturgie composte nei libri liturgici approvati.

Le proposte non si escludono l’una con l’altra ma cercano di intercettare desideri e bisogni differenti:

    • ogni domenica, si possono trovare cliccando su questo link Servizio per la pastorale liturgica (chiesadimilano.it) gli audio e gli spartiti dei canti proposti sul foglietto della Messa.
      Pian piano, si ha la percezione di comunità che rinnovano il repertorio non in base a un proprio gusto personale ma seguendo testi e forme musicali proprie della liturgia. La proposta diocesana non deve (e non vuole) essere vincolante; eppure cantare tutti la melodia di un unico Alleluia per tutto un tempo liturgico, è segno e alimento per l’unica fede in Gesù Cristo. Per come dice papa Francesco: Il tutto è superiore alla parte.
    • durante l’anno vengono proposte alcune giornate formative: qui si trova il video della giornata di inizio anno;
      il prossimo sabato 6 Aprile ci sarà il Cantantibus presso il seminario di Venegono (a breve iscrizioni online), il 1 Giugno un incontro per tutti gli animatori musicali della liturgia. è comunque sempre possibile richiedere un incontro ad hoc nella propria realtà.
    • è possibile iscriversi alle serate di spiritualità, liturgia, storia del canto cristiano, forme e generi per la liturgia.
    • annualmente, sono previsti i raduni per le corali, di adulti e di bambini.

Siamo grati per tutti i docenti che hanno assunto l’incarico di condividere il loro sapere, pratica ed esperienza agli altri animatori musicali della diocesi. è per noi un segno di speranza concreta perché, goccia dopo goccia, la roccia del già visto sia scavata dall’entusiasmo del canto nuovo (prima ancora dei nuovi canti), tanto caro alla tradizione dei Salmi.

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