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Modalità di registrazione delle Esequie ecclesiastiche


Servizio per la Disciplina dei Sacramenti

cimitero

Con Comunicazione del 30 aprile 2020 il Vicario Generale ha concesso la celebrazione delle Esequie ecclesiastiche anche in presenza delle ceneri o in assenza della salma per coloro che sono defunti nei mesi scorsi e per i quali è stato impossibile fino ad oggi celebrare il funerale.

In questo caso le Esequie ecclesiastiche celebrate saranno da registrare nel Registro degli atti di morte parrocchiale (cfr. can. 1182 CIC e cost. 83§9 Sinodo diocesano 47°).

Se, eventualmente, una qualche registrazione è già stata effettuata precedentemente in altra parrocchia o chiesa, quella che si farà sul registro parrocchiale sarà effettuata tralasciando la numerazione, ai soli fini pastorali, indicando nelle annotazioni la chiesa ove sono state effettivamente celebrate le esequie (in quest’ultimo caso non si trasmettano i duplicati in Curia).

Non è opportuno, invece, registrare sul registro parrocchiale come Esequie ecclesiastiche la semplice preghiera con o senza benedizione che fu impartita al cimitero prima dell’inumazione e/o cremazione, durante il periodo in cui fu impossibile celebrare le esequie ecclesiastiche come liturgicamente prescritto. In quest’ultimo caso, infatti, per sé, non si può assimilare la semplice preghiera e benedizione neppure con quella forma eccezionale di celebrazione delle Esequie pur prevista dal n. 6 delle Premesse al Rito delle Esequie ambrosiano e dal n. 4 delle Premesse generali del Rito delle Esequie romano, nella forma delle due stazioni, entrambe al cimitero.

Se, però, il parroco ha lodevolmente conservato un elenco di tutti i fedeli ai quali ha dato questa forma di benedizione, potrà o registrarne i nominativi (tralasciando la numerazione e motivando opportunamente nelle annotazioni) o, più semplicemente, inserire l’elenco di questi fedeli defunti nel medesimo Registro degli atti di morte o conservalo in altro luogo idoneo nell’archivio parrocchiale.

Nel rispetto delle norme previste dal Protocollo per la celebrazione delle Messe col popolo in vigore dal 18 maggio 2020, si raccomanda al parroco, d’intesa con i familiari dei defunti, di celebrare una S. Messa di suffragio collettiva o per ogni singolo fedele defunto.

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